Ambiente. Puliamo il mondo, iniziando dall’Italia
ROMA – Legambiente e RAI, in linea con quanto proposto dall’evento internazionale “Clean up the World”, hanno promosso la 25/a edizione di “Puliamo il Mondo”, a cui hanno partecipato 600mila volontari di tutta Italia, liberando dai rifiuti strade, parchi e argini dei fiumi in oltre 4mila località di 1.600 Comuni.
L’iniziativa quest’anno è stata dedicata all’economia circolare, per sottolineare che i rifiuti, se riciclati, possono essere una risorsa preziosa e passare a nuova vita.
Al riguardo è stata pubblicata un anota di Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera: “Questo evento dimostra le grandi risorse civiche dell’Italia, ma le questioni ambientali sono ancora aperte, come quella della corretta gestione del ciclo dei rifiuti: differenziarli, recuperare e riciclare i materiali è strategico per la tutela dell’ambiente e anche per l’economia e disegna una filiera produttiva innovativa, che è un pezzo importante dell’economia del futuro e sul quale bisogna investire con più ‘visione’ e convinzione”.
Da segnalare che attualmente in Italia si recuperano circa 47 milioni di tonnellate di materiali, risparmiando energia primaria per oltre 17 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.
Sulla stessa linea anche il direttore generale di Legambiente, Stefano Ciafani, che sul tema dell’economia circolare dichiara: ”E’ importante che anche la politica nazionale faccia la sua parte: definendo un quadro normativo stabile; promuovendo la realizzazione di nuovi impianti di riciclaggio; completando la rete impiantistica italiana con gli impianti anaerobici per l’organico differenziato; promuovendo misure di sostegno alla prevenzione e alla filiera del riuso e innalzando la qualità dei controlli pubblici per stanare gli ecofurbi. A tal fine è urgente che il ministero dell’Ambiente approvi i decreti attuativi della legge sulle agenzie ambientali per renderla pienamente operativa”.