Arte. La “Pecora Nera” di Quarto
NAPOLI – Opere di artisti autoctoni sono state esposte da domenica 02 dicembre presso la Casa del Popolo di Quarto, in occasione della mostra collettiva “Pecora Nera”, organizzata dai collettivi 4th e CAP80010.
Disegni, fotografie, illustrazioni digitali e quadri protagonisti di “Pecora Nera”, mostra autorganizzata e autofinanziata dai membri di 4th, collettivo hip-hop, e CAP80010 (Consulta dei Giovani di Quarto – ndr). Un sottofondo hip-hop ha accompagnato i visitatori nel percorso artistico attraverso il corridoio dell’ex prefabbricato della Scuola Media Piero Gobetti, tappezzato di opere provocatorie, specchi della realtà che ci circonda o dell’animo degli artisti.
Durante l’evento, i nostri microfoni hanno raggiunto Tiello, nome d’arte di Marco Affinito, membro di 4th; e Carmine Caiazzo, membro di 4th e CAP80010.
Tiello, perché il nome “Pecora Nera”?
«È un bel concetto, profondo, che si può intendere in vari modi e che ognuno di noi, per un motivo o per un altro, aveva particolarmente a cuore. Semplicemente questa non è arte usuale, esposta nei musei, ma la faccia di una medaglia che comunque va considerata e che, secondo me, è molto significativa, forse anche più di quella che siamo abituati a vedere esposta. Il pensiero alla base di questo evento è stato quello di creare uno spazio in cui ognuno potesse esporre la propria arte.»
Carmine, come opera CAP80010?
«La nostra politica è quella di affrontare le crisi attraverso la cultura, perché crediamo che, riuscendo a cambiare l’impostazione culturale che si sta venendo a formare, si possa lottare contro molti controsensi della società odierna.»
Progetti futuri?
Tiello – «Il nostro intento è quello di creare un movimento sul nostro territorio e avvicinarci anche alle zone limitrofe. Esistiamo da due anni e cerchiamo di fare sempre eventi come questo: vogliamo permettere ai ragazzi di esprimersi al meglio e fare ciò che a loro piace. Questo è solo il primo di una serie di eventi che toccheranno anche argomenti più profondi.»
Carmine – «Con CAP80010 abbiamo organizzato un doposcuola per bambini, corsi di chitarra, teatro, canto, un cineforum autogestito, RadioAttiva. Quest’anno stiamo portando avanti quanti più progetti possibile, per aprirci a più persone, in modo tale da creare un’orizzontalità nel percorso politico e di crescita di tutti quanti. Abbiamo una base politica di sinistra, perché i formatori di questa struttura sono di sinistra e perché la lettura della cultura si sta orientando in questo senso: alla base c’è l’idea di aprirsi alle masse e non solo a un’élite specifica. Adesso stiamo stringendo i rapporti anche con il CAP80126, di Soccavo, per creare una rete aperta tra le diverse realtà del territorio.»
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