Assegnazione alloggi. Fucito: “Subito la Commissione per valutare le domande”
NAPOLI – In questo articolo abbiamo pubblicato la denuncia di Vincenzo Angrisano, un cittadino disoccupato, con 5 persone a carico senza alcuna forma di reddito, costretto a lasciare la casa in fitto dove vivevano e senza alcuna soluzione per il futuro. Vincenzo era in attesa dal 1983 di un alloggio popolare, ma la sua domanda all’epoca non rientrò in graduatoria e nessuno glielo comunicò. Dunque riprovò rispondendo al Bando del 2010, ma da allora ancora nulla. Come funzionano le graduatorie? Perché in assenza di graduatorie alcune abitazioni vengono assegnate? Lo abbiamo chiesto all’Assessore al Patrimonio del Comune di Napoli in questa lunga intervista esclusiva che chiarisce finalmente alcuni aspetti dei Bandi per l’assegnazione di alloggi popolari.
Assessore, quando usciranno le graduatorie per l’assegnazione degli alloggi previsti dal bando del 2010?
«Si faranno, nel frattempo noi li stiamo comunque assegnando attraverso un accertamento sulle graduatorie precedenti: assegniamo sulla base dell’urgenza e il disagio del nucleo familiare. A breve nomineremo una Commissione per la valutazione di tutte le domande pervenute e contestualmente uscirà un nuovo bando di emergenza abitativa.»
Quali sono i tempi per la nomina della Commissione e quali per la pubblicazione della graduatoria?
«Abbiamo migliaia di procedimenti accumulati in questi anni e il personale amministrativo è ridotto, ma la Commissione la nominiamo adesso: a costo di vedersi tutti i giorni, contiamo entro la fine dell’anno di completare l’iter di valutazione delle pratiche.»
E la graduatoria?
«Diciamo che le graduatorie sono utili quando hai un’offerta abitativa. Al momento noi procediamo verso l’annullamento del bando di acquisto delle abitazioni a Gricignano (Comune in provincia di Caserta – ndr) perché irrealizzabile, probabilmente faremo un nuovo bando di acquisto di abitazioni, e andremo avanti con l’edilizia sostitutiva che si crea con gli sgomberi e i rinvenimenti. In ogni caso stiamo tenendo in considerazione solo le domande pervenute per il Bando del 1995.»
Abbiamo pubblicato la denuncia di Vincenzo Angrisano, in attesa di un alloggio dal Bando del 1980. Che deve fare?
«Se non ha partecipato al bando del 1995 la sua domanda è stata cancellata, perché ogni bando annulla e sostituisce il precedente.»
Ma il Comune non gli ha mai comunicato nulla, altrimenti l’avrebbe fatta, è una procedura normale?
«Sì, ha le sue ragioni, ma io 30 anni dopo posso solo dire che il principio generale dei Bandi per le graduatorie di edilizia pubblica è che la successiva cancella la precedente.»
Ci sono tanti edifici pubblici, anche ex scuole che possono essere temporaneamente assegnate. Come funziona la selezione, su quali parametri ci si regola per l’assegnazione?
«I parametri delle graduatorie si basano su reddito e disagio familiare: la presenza di anziani, disabili e altro fanno punteggio, e sono parametri che noi rispettiamo rigorosamente, cosa che in passato non credo sia mai avvenuto. Per gli edifici pubblici invece abbiamo fatto una Delibera che si chiama “Albergo Sociale”, per tentare di regolamentare le circa 17 situazioni ‘al limite’ che a Napoli tutti fanno finta di non vedere, dove immobili pubblici sono occupati da moltissimi anni. La Delibera, una volta attuata, consentirà a chi ne avrà necessità di usufruire degli edifici in legittimità temporanea purché si accollino le utenze, mantengano un comportamento corporativo e restino all’interno di questo percorso che abbiamo definito appunto “Albergo Sociale.”»
Tornando a Vincenzo Angrisano, e a tutti coloro che hanno effettuato le domande per l’assegnazione dell’alloggio, come fare per conoscere lo stato della propria pratica?
«E’ sufficiente andare in ufficio il mercoledì per ricevere tutte le notizie sulla domanda e la posizione della pratica. Ma questo è possibile adesso, perché la graduatoria è stata ripulita di tutti quei nomi che a diverso titolo erano in lista o avevano un attribuzione di punteggio sospetto. Cosa che in tutti questi anni nessuno ha fatto. In ogni caso devono verificare la fascia di graduatoria all’epoca della domanda; il numero dei componenti del nucleo familiare; l’attribuzione di punteggio; e sulla base di questi dati avviene una collocazione in graduatoria. Al riguardo abbiamo chiesto anche al Ministero 7 milioni di euro per la riconversione degli spazi a scopi abitativi.»
Assessore, concretamente, ora il cittadino Vincenzo Angrisano, sfrattato, disoccupato e senza alcun reddito, con 5 persone a carico, come lo aiutate?
«Se avesse partecipato al nostro Bando per la “Morosità incolpevole” avremmo potuto aiutarlo, perché in Prefettura sta maturando il principio di non eseguire questo tipo di sfratti. In ogni caso c’è una lacerazione tra il mondo formale e la piazza, perché nessuno partecipa a nulla, ma le soluzioni esistono. Vincenzo faccia subito domanda per il Bando “Morosità incolpevole”, è il primo passo che consiglio.»
Insomma Vincenzo, devi fare un’altra domanda scritta, e pregare.