Attivismo. Alla GalleRiArt proiezione di “Ottobre”, per celebrare Rivoluzione russa
NAPOLI – Sarà proiettato domenica 26 novembre, alle ore 18:00, il film “Ottobre” del regista russo Sergei Mikhailovich Eisestein, presso la GalleRiArt nella Galleria Principe di Napoli, per la manifestazione artistica in memoria del centenario della Rivoluzione d’Ottobre.
La GalleRiArt ha infatti organizzato un mese di esposizioni, iniziato il 5 novembre scorso, che terminerà martedì 5 dicembre, dando vita a una serie di proiezioni, allestimenti e iniziative che hanno come tema cardine l’analisi storica della Rivoluzione russa e del contributo che essa ha dato nel plasmare la società attuale.
Il film proiettato, “Ottobre” di Eisenstein, conosciuto anche per la tag-line “I dieci giorni che sconvolsero il mondo”, ispirata dal libro omonimo del giornalista americano John Reed, fu commissionato dal governo russo per celebrare il decennale della Rivoluzione d’Ottobre del 1917 ed è considerato un capolavoro del cinema russo d’avanguardia, riuscendo a vincere anche riconoscimenti all’estero come il premio per il Miglior Film Straniero del National Board of Review of Motion Pictures nel 1929.
Al riguardo, abbiamo discusso di questo evento con l’attivista Ciro Brescia.
Perché parlare ancora della Rivoluzione d’Ottobre?
«La Rivoluzione d’Ottobre rappresenta un punto di riferimento di notevole importanza, perché ha segnato la trasformazione della storia così come l’abbiamo conosciuta. E non parlo solo dei paesi ex sovietici, ma anche dei paesi a capitalismo avanzato. Per esempio non si potrebbe pensare alla nascita del Welfare State senza la spinta propulsiva della Rivoluzione, frutto della lotta di migliaia e migliaia di operai e di tutte le classi oppresse. Questo è sicuramente il primo elemento che va messo in luce. Ma altro aspetto importante è che non vediamo il centenario solo come una celebrazione identitaria, per noi deve essere un momento di bilancio di questa esperienza rivoluzionaria.»
Come è stata accolta l’esposizione dal pubblico?
«Ci ha fatto molto piacere riscontrare un certo interesse, anche da parte dei media. Abbiamo fatto in modo di svegliare un certo interesse anche in chi passa nella Galleria Principe di Napoli, un centro nevralgico per la città perché posto tra le vie dell’arte: tra musei, teatri, il conservatorio e l’istituto di Belle Arti. Ultimo aspetto che vorrei sottolineare è che questa serie di eventi è stata organizzata grazie al contributo fondamentale dell’associazione NIKA, gruppo di volontarie, proletarie, provenienti dall’Ucraina e dal Donbass»