Attivismo. Con GRIDAS e Delirio creativo al servizio del territorio
NAPOLI – Domenica 11 febbraio si è svolta la 36esima edizione del carnevale di Scampia, ormai diventata una delle feste più rappresentative, a cui partecipano cittadini e appassionati provenienti da tutta Italia. L’evento come sempre è promosso dal GRIDAS, l’associazione fondata nel 1983 da Felice Pignataro per dare un nuovo volto al quartiere napoletano. La manifestazione, della durata di circa 4 ore, è partita alle ore 10:00 dal GRIDAS e ha attraversato molte vie del quartiere.
Come da tradizione, anche quest’anno il tema del Carnevale ha riguardato la realtà sociale del territorio, precisamente gli incendi che si sono verificati la scorsa estate con gravi conseguenze per il territorio. Lo slogan: “Mezzogiorno di fuochi: chi appiccia, chi scioscia e chi stuta”.
Il corteo, composto da tante realtà associative, ha visto la partecipazione di Raffaele Bruno con la Compagnia del Delirio creativo, cui abbiamo rivolto le nostre domande.
Da quanto tempo partecipa con il Delirio creativo al Carnevale di Scampia?
«Delirio creativo partecipa al carnevale del GRIDAS dal 2010. Ricordo ancora la meraviglia e l’incanto della nostra prima volta. Fu un’esperienza unica. L’inizio di una storia d’amore che mi ha portato a scrivere il testo di “Polvere leggera” (Video in alto), musicato da rete co’mar. Il videoclip di questo brano é la testimonianza della modalitá della nostra partecipazione al corteo.»
Che succede durante il corteo del Carnevale?
«Il nostro scopo è fare “arrevuoto” (Espressione napoletana che traduce il concetto di rivoltare, mettere sotto sopra – ndr) per le strada e le serenata ai balconi. É meraviglioso donare una canzone, una poesia, una danza alle incredule signore ai balconi e ricevere in cambio sorrisi, lacrime e caffé. Un baratto di emozioni in cui veramente sentiamo che si realizza un incontro tra realtà spesso troppo lontane. Il corteo del GRIDAS a Scampia realizza un momento in cui non ci sono distanze, ma solo un cammino da fare assieme. Un cammino in cui il grigio con cui dipingono il quartiere sparisce, per lasciare il posto a un’esplosione di colori incredibile che rappresenta la varietà di meravigliosa umanità che abita quei luoghi.»
Quindi siete lì anche per migliorare il territorio?
«Siamo un crogiolo di associazioni che fanno un lavoro incredibile per rendere il mondo un posto migliore. Noi del Delirio creativo facciamo per strada quello che facciamo a teatro, e incontriamo la gente come bimbi che giocano assieme, sperando di dare un contributo e puntare un raggio di luce sulla bellezza di Scampia e delle persone che vivono qui, un quartiere troppo spesso dimenticato»
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