Attivismo. Devastato lo sportello antiviolenza de “Le porte di Frida”
MARANO – Il centro antiviolenza Le porte di Frida, di Marano, nell’area metropolitana di Napoli, ha organizzato per giovedì 26 ottobre, alle ore 17:00, un flash mob per manifestare contro l’ennessimo raid vandalico che ha colpito la loro sede.
La sede di Torre Caracciolo in passato è stata colpita da atti vandalici, ma con la recente azione è stata completamente devastata, azione eseguita con una ferocia tale da far pensare a un atto intimidatorio, al momento a opera di ignoti.
E’ stata distrutta la biblioteca popolare dello sportello, arrivando a sfondare addirittura una porta blindata; hanno saccheggiato e messo a soqquadro il resto della sede e lasciato in terra una carcassa di gatto, non ancora chiaro se già morto o ucciso per l’occasione, probabilmente per simboleggiare una minaccia.
La scoperta del saccheggio è stata fatta martedì 17 ottobre da alcune attiviste, giunte in sede per trasferire la biblioteca popolare di genere alla vicina Casa Del Popolo Angela Davis, sempre a Marano: al loro ingresso si sono trovate di fronte a uno spettacolo devastante.
Questo il motivo che ha spinto a organizzare il flash mob per giovedì, sotto i porticati del Comune di Marano di Napoli, durante il quale si ballerà insieme alle attiviste di One Billion Rising sulle note della canzone Break the chain, per sensibilizzare la cittadinanza sulla tematica della violenza sulle donne e per sollecitare il Comune alla messa in sicurezza dello sportello antiviolenza.
Al riguardo abbiamo intervistato Stefania Fanelli, attivista dello sportello Le porte di Frida.
Quando avete scoperto l’atto vandalico?
«Martedì mattina, quando siamo andate a prendere una parte dei libri per donarli alla biblioteca della casa del popolo. Non sappiamo però precisamente quando sia avvenuto il tutto, ma dal cattivo odore del povero gatto sicuramente da un po’ di giorni»
Questi raid accadono spesso?
«Si, per questo abbiamo chiesto la messa in sicurezza, con porte blindate. I locali sono del Comune, e il servizio di sportello ascolto ci fu affidato dal Comune sempre a titolo di volontariato»
Cosa farete ora?
«Al momento seguiamo le nostre utenze presso lo sportello antiviolenza Terra Viva di Qualiano, quindi la sede di Torre Caracciolo non veniva aperta spesso, per questo abbiamo scoperto il raid in ritardo. Abbiamo inoltre lanciato un nostro canale Youtube: “Frida Kahlo, la città delle pari opportunità”, con il quale vogliamo sensibilizzare contro la violenza sessuale, contro pregiudizi e stereotipi sulle donne. Periodicamente proporremo video e campagne per sensibilizzare sulla questione.»