Beneficenza. Da Lush la raccolta fondi per “Sii turista della tua città”
NAPOLI – Venerdì 23 e sabato 24 novembre ha avuto luogo l’evento “Charity Pot Party – Sii turista della tua città”, organizzato da Lush Napoli e dedicato alla solidarietà: una sinergia con l’associazione “Sii turista della tua città” a cui andranno i proventi raccolti dalla vendita di uno specifico prodotto, la crema Charity Pot. I fondi verrano utilizzati dall’associazione per opere di riqualifica del territorio e per attività di sensibilizzazione.
Charity Pot è un prodotto Lush il cui acquisto, eccezion fatta per l’Iva, è donato a piccole organizzazioni che si impegnano sui territori e che provano a prendersi cura del mondo con attività che vanno dalla tutela dell’ambiente a quella degli animali, finanche attività a difesa dei diritti degli esseri umani. L’idea consiste nel supportare, in linea con i propri principi etici, il lavoro di quest’ultime fornendo un aiuto pratico.
Come spiegato da Rossella, responsabile del negozio, Lush ha da tempo a cuore il rispetto dell’ambiente, e la maggior parte dei prodotti prevede infatti un’alternativa che non contiene al suo interno la plastica o i suoi derivati. L’intero ricavato del prodotto suddetto quindi andrà in beneficenza, eccezion fatta per l’Iva; dall’azienda non saranno trattenuti i costi di produzione né del packaging.
Nella due giorni di solidarietà l’associazione coinvolta, per la seconda volta, è stata “Sii turista della tua città”; la sinergia nasce dalla volontà di differenziare il contributo dato ad altre associazioni che operano a livello ambientale, spiega la responsabile del negozio. L’intento è sottolineare il lavoro svolto da chi prova a curare e a ricordare ai cittadini le bellezze della città di Napoli. I volontari dell’associazione presenti nel negozio hanno spiegato ai cittadini le iniziative votate alla riqualifica della città.
“Sii turista della tua città” è un’associazione artistico – culturale che mira a risvegliare nei cittadini napoletani l’amore e l’attaccamento per il proprio territorio. Attraverso visite guidate, accoglienze turistiche, campagne di sensibilizzazione e riqualificazione del territorio, l’associazione prova a rispondere al degrado e agli atti incivili di una fetta della popolazione. L’obiettivo è occuparsi concretamente della città ripulendola e ripotando alla luce luoghi abbandonati, ma soprattutto consiste nello stimolare nei cittadini la voglia di prendersi cura del territorio. Lo slogan dell’associazione meglio sintetizza l’operato: “Essere napoletano è meraviglioso”.
La pulizia nella Villa Comunale o nella Floridiana e la cura del campanile di Santa chiara, sfregiato e vandalizzato, sono solo alcune delle numerose attività svolte nel tempo dall’associazione.
Abbiamo raggiunto Luca de Martino, fondatore di “Sii turista della tua città” e gli abbiamo rivolto alcune domande.
Ci parla di questo evento?
«Abbiamo l’onore di essere ospiti di una realtà internazionale, una delle realtà più forti. Per noi è importante essere stati scelti, Lush ci ha dato la possibilità di iniziare una campagna di finanziamento di due giorni.»
I prossimi eventi dell’associazione?
«Il 2 dicembre alle ore 10:00 ci occuperemo della riqualifica di Piazza Italia, a Fuorigrotta; il 15 dicembre invece apriremo ai cittadini un luogo antico e molto particolare, ma non posso aggiungere altro, sarà una grande sorpresa.»
Tornando all’evento di oggi, come sono stati impiegati i proventi raccolti nei precedenti incontri?
«L’anno scorso abbiamo potuto ritinteggiare una buona parte delle panchine presenti sul lungomare di Napoli. Volevamo inizialmente occuparci di tutte le panchine, purtroppo però i fondi non erano sufficienti. Siamo intervenuti su più della metà, a dimostrazione dell’utilità della beneficenza. Esattamente come fatto lo scorso anno, non ci poniamo obiettivi prima della raccolta fondi, preferiamo scoprire come andrà l’evento e quanti fondi raccoglieremo. Speriamo siano anche maggiori dello scorso anno, così da poter fare qualcosa di più grande.»
Può fare un bilancio delle attività svolte da “Sii turista della tua città”?
«Ritengo che stiamo andando nella direzione giusta, ma non bisogna mai fermarsi; io sono orgoglioso di quanto stiamo facendo perché si sente che la nostra opera sta entrando nella testa e nei cuori dei giovani soprattutto, ma anche dei meno giovani. La rivoluzione culturale che stiamo provando a portare riguarda l’assenza dei confini, di qualsivoglia tipo: geografico, sociale, economico. Noi puntiamo sulla collettività, è il momento che tutti mostrino l’orgoglio di essere napoletani. Quando abbiamo iniziato questo progetto avvertivo in giro un senso di frustrazione; io stesso ero uno di quelli che da piccolo provava un pizzico di vergogna nell’essere napoletano, anche a causa del lavaggio del cervello che spesso noi partenopei subiamo. Quasi volevo scappare dalla città, ora non lo farei mai. Il bilancio è quindi positivo, ma c’è tanto da fare. Mi chiedo cosa ci riserverà il futuro, quante cose potremmo fare, ad esempio, in cinque anni.»
Quale il suo sogno?
«Il mio sogno è che Napoli ritorni a essere un grande centro culturale mondiale, ciò che è stata, d’altro canto, nella sua plurimillenaria storia.»
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