Bullismo scolastico. Serena Costantino: “Si deve combattere con l’arte e la creatività!”
NAPOLI – Dal 9 al 15 novembre in Campania torna la Settimana del Benessere Psicologico, con più di trecento eventi. Tra i vari incontri in calendario, l’11 novembre alle ore 10:00 inizierà presso la scuola media “Pirandello-Svevo”, in Via Canonico Scherillo a Soccavo, un convegno sul bullismo.
Dopo i saluti istituzionali, interverranno i relatori: Aldo Musciacco, psicologo e psicoterapeuta; Serena Costantino, psicologa esperta in Teatro Arte Terapia; Giovanni Salierno, psicologo e psicoterapeuta; Veronica Sarno, psicologa; la prof.ssa Maria Francesca Rossano, che interviene sull’argomento del bullismo a scuola; Giuseppina Dell’Aria, poetessa e attivista in cultura della non violenza; Roberto Bratti, autore di “Bulli con un click”, un testo sul cyberbullismo; e Lino Blandizzi, cantautore e musicista, animatore di laboratori musicali scolastici.
Approfondiamo l’argomento con l’organizzatrice del convegno, la Dott.sa Serena Costantino.
Serena Costantino, fino a una trentina di anni fa di bullismo si parlava poco, oggi è un’emergenza?
«C’è oggi una maggiore consapevolezza, così come succede per la violenza di genere, una consapevolezza che prima non c’era. C’è un’attenzione maggiore per il fenomeno, soprattutto da parte degli adulti: oggi si studiano e si capiscono di più certi comportamenti dei bambini, dei ragazzi. A questa emergenza concorre anche l’aumento della violenza nella società: i bambini bulli vengono spesso da contesti in cui la violenza fa parte della cultura familiare e loro scelgono una vittima per sfogare il dolore e la rabbia che derivano dalle difficili situazioni familiari.»
Com’è la situazione del bullismo nelle scuole di Napoli?
«Lo scorso anno ho condotto un’attività di sportello di ascolto per le scuole medie, in cui, parlando con questi ragazzini, mi sono potuta rendere conto che hanno un forte mondo interiore emotivo, una forte volontà di essere ascoltati perché nessuno lo fa. È questa la forte emergenza, anche per gli insegnanti che non sapevano come affrontare questo acuto disagio che sfociava spesso nella violenza. C’è una forte carenza di capacità di riconoscere queste emozioni, soprattutto da parte degli adulti.»
Come si contrasta il bullismo?
«Il bullismo si deve combattere con una maggiore consapevolezza, invitando i ragazzi a un maggiore riconoscimento delle proprie emozioni, per meglio gestirle. Per fare questo è necessaria l’attivazione e la realizzazione di progetti nelle scuole, che sono il principale luogo di socializzazione di bambini e ragazzi. Nelle scuole sono necessari dei progetti di ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA, per i ragazzi e per gli insegnanti. Va incoraggiato l’emergere delle emozioni negative perché siano vissute e poi contrastate. A questo fine è necessaria anche l’arte: i semi della violenza devono essere trasformati nei semi dell’arte. Quando si attua un episodio di violenza si consuma molta energia e dovremmo cercare di convogliare questa energia in qualcosa di più nobile come l’arte: un libro, una mostra, una canzone. A questo devono puntare le attività e i progetti delle scuole per combattere il bullismo in maniera efficace!».
By Riccardo Bruno