Calvizzano. Stop ai ripetitori, la battaglia continua
CALVIZZANO – Ieri, mercoledì 23 settembre, alle ore 18:00 si è tenuto un nuovo incontro del comitato Stop Antenne Calvizzano per discutere del monitoraggio delle aree interessate dall’attività dei ripetitori siti all’interno nel perimetro calvizzanese, in provincia di Napoli. Tra le tematiche trattate dai partecipanti la proposta, avanzata dai membri del comitato, di creare una rete di ispezioni e controlli al fine di rilevare eventuali anomalie nel funzionamento dei ben sei ripetitori che interessano l’intera area. Altra tematica scottante che da tempo coinvolge i rappresentati del comitato sarebbe la presentazione agli organi comunali competenti di alcuni preventivi per l’acquisto di macchinari e strumentazioni utili per le rilevazioni, al fine di garantire una più totale trasparenza e sicurezza ai cittadini.
«Ci stiamo attivando anche su altri fronti per capire, assieme a un avvocato, il da farsi. Oltre alla questione dei ripetitori, ora come ora ci occupiamo anche di altre problematiche inerenti l’ambiente e il territorio, coinvolgendo i cittadini con incontri e manifestazioni e avanzando proposte al comitato per la tutela dell’ambiente istituito ormai da poco più di nove mesi.», queste le parole dei rappresentanti dell’organizzazione che da più di un anno è schierata al fianco dei cittadini a difesa del territorio di Calvizzano. La battaglia, iniziata simbolicamente con la protesa in Via E. De Filippo per evitare l’istallazione del settimo ripetitore nel raggio di poche centinaia di metri, manifestazione che ha portato in piazza più di 100 persone riunitesi contro il provvedimento che avrebbe dato il via ai lavori, continua tutt’ora.
Dopo il successo segnato dallo stop provvisorio dei lavori in seguito a manifestazioni, e all’istituzione di una commissione permanente per la tutela dell’ambiente, il lavoro del comitato e di tutti i cittadini non sembra fermarsi. Stando alle note e alle dichiarazioni rilasciate dai membri del gruppo Stop Antenne Calvizzano, insieme al Comitato Civico Cambiamo Mugnano e Laboratorio Politico Kamo attivo nella zona di Marano, si starebbe lavorando a un progetto al fine di limitare l’ampliamento di un sito di stoccaggio e il trattamento di rifiuti pericolosi a rischio infettivo.
By Federica Mandara