Casalnuovo, arrestati due affiliati al clan Veneruso
NAPOLI – Finite in manette due persone, ritenute affiliate al clan Veneruso, con l’accusa di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di arma da fuoco, con l’aggravante delle finalità mafiose.
Emanuele Esposito, 21enne di Casalnuovo di Napoli; e Salvatore Rea, 35enne di Sant’Angelo a Scala, erano già noti ai carabinieri: sottoposti agli arresti domiciliari poiché considerati membri del clan camorristico Veneruso, attivo a Casalnuovo e Volla. Secondo le indagini effettuate dai carabinieri, coordinati con la Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, i due avrebbero nello scorso settembre teso un agguato al 20enne Giovanni Gallucci Romano, raggiungendolo sotto casa. La vittima, ritenuta dall’Arma affiliata al Clan Gallucci-Piscopo di Acerra, si sarebbe salvata fortuitamente, a causa di un malfunzionamento dell’arma degli assalitori. Altra ipotesi è invece quella di un ‘semplice’ avvertimento: i due malavitosi avrebbero sparato a entrambe le gambe il giovane, ma senza l’intenzione di uccidere. Ad arrestare Esposito e Rea sono stati i carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Castello di Cisterna, i quali hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Napoli.
Non ancora del tutto chiara è la motivazione del tentato omicidio, anche se, secondo gli investigatori, si sarebbe trattato di un tentativo di riappropriazione territoriale per il traffico di stupefacenti a Casalnuovo, che attualmente è gestito dal clan acerrano. Rea ed Esposito, insieme ad altri tre affiliati ai Veneruso, si erano già resi protagonisti in passato di un pestaggio a causa di una banale lite di condominio: il figlio dell’uomo preso a calci e pugni dai cinque, lasciato in fin di vita, si era infatti opposto alla decisione di installare un motore per automatizzare il cancello del proprio condominio, comportamento ritenuto come una grave offesa al clan.
By Pietro Colacicco