Ci scusiamo per il disagio, e per il caos di Trenitalia
ROMA – Tra le ore 07:00 e le ore 08:00 di lunedì 18 gennaio, il treno intercity notte partito da Torino Porta Nuova e diretto a Salerno si è fermato per un guasto tecnico, pochi chilometri prima della stazione di Roma Tiburtina. I passeggeri sono stati costretti a restare a bordo del treno senza riscaldamenti né luci per circa 2 ore, nonostante avessero annunciato che la sosta sarebbe durata al massimo mezz’ora.
“Il capotreno ci ha svegliati alle 07:30 annunciando che il treno sarebbe stato fermo per mezz’ora, il tempo di far arrivare un nuovo locomotore. Avevamo freddo, i riscaldamenti non funzionavano e non potevamo accendere le luci”, ha affermato un passeggero del treno di origine spagnola. Dopo circa 2 ore sono arrivate le forze dell’ordine, funzionari di Trenitalia e uomini dell’esercito, i quali hanno ordinato di far scendere i passeggeri e farli salire sul treno regionale in arrivo diretto a Roma Tiburtina.
I passeggeri hanno dovuto camminare sui binari per poter raggiungere l’altro treno. “C’era gente con valigie molto grandi, genitori con bambini piccoli e persone anziane, i quali hanno fatto fatica a camminare sui binari”, continua il passeggero nella sua testimonianza, “L’Italia è un bel paese ma di certo non molto organizzato. In Spagna certe cose non succedono.”. I passeggeri sono stati costretti a salire sull’altro treno, utilizzando una pietra come gradino, perché non essendoci il marciapiede della stazione, ma solo pietre e binari, il treno era troppo alto e non avevano un appoggio.
A causa della soppressione di un unico treno si è creato il panico in tutto il Sud Italia, a partire da Roma. La situazione si è normalizzata solo dopo le ore 12:30, ma ancora nel pomeriggio, nella stazione di Napoli centrale, c’erano ritardi fino a 70 minuti.
Dalle statistiche del 2014, dal 1 gennaio fino al 30 novembre, addirittura su 63.080 treni sono stati in 38.894 a fare ritardo, quindi circa il 62%, con un ritardo medio di 10 minuti e con un massimo di 244 minuti. Dati che fotografano una situazione tragica per “Trenitalia”, ma al Sud anche la disorganizzazione raggiunge livelli clamorosi. Immaginiamo quanto tempo sarebbe trascorso se il treno non fosse stato così vicino alla stazione Tiburtina.
Milioni di turisti visitano il nostro Paese ogni anno. Eventi come questi, e la disorganizzazione delle ferrovie dello Stato, sono ormai pane quotidiano. E’ questa l’immagine che merita il nostro Paese?
By Lucia Schettino