Commemorazione 11/9 in Kansas, FBI sventa presunto attacco bomba

 

Kansas City – Il dipartimento di giustizia ha arrestato un cittadino residente in Florida, Joshua Ryne Goldberg, per la presunta distribuzione di documenti con indicazioni su come costruire esplosivi per compiere un attentato in occasione dell’evento commemorativo del 9/11 che si svolgerà in Kansas City.

Goldberg è stato accusato di “distribuzione illegale di informazioni legate ad esplosivi, dispositivi di distruzione e armi di distruzione di massa”. La distribuzione di tale materiale è considerato reato federale. In accordo con la denuncia penale, l’agente speciale dell’FBI, William Berry, stava conducendo un’indagine sull’attacco alla Mohammed Art Exhibit del maggio 2015 a Garland, in Texas, quando ha trovato un account di Twitter chiamato “Australi Witness” che postava messaggi riguardo un attacco durante la mostra. L’utente di Twitter incitava la popolazione ad attaccare “con le vostre armi, bombe o pugnali”. L’agente Berry ha anche trovato una dichiarazione di Australi Witness che prova la sua presenza in Australia e che stava lavorando con dei contatti in America per eseguire l’attacco.

Nella denuncia l’FBI ha dichiarato che Goldberg utilizzava anche il nome “AusWitness” e che era in contatto giornaliero con un informatore dell’FBI, ovvero un “Confidential Human Source” da giugno 2015. Secondo l’FBI, AusWitness durante le loro comunicazioni inviò al CHS cinque link di siti internet su come costruire una bomba. Durante le loro conversazioni il CHS  propose l’attacco per la giornata commemorativa dell’11 settembre in Kansas. AusWitness avrebbe istruito il CHS per costruire un pentola a pressione-bomba riempita con chiodi, metalli ed altri oggetti immersi nel veleno per topi e gli avrebbe ordinato di piazzare l’ordigno vicino alla folla assicurandosi che fosse ben nascosta.

Berry ha dichiarato che l’identità di Goldberg è stata svelata tramite un indirizzo IP associato ad AuWitness, Goldberg ha rivelato anche un’altra identità “AusSecret”, con IP proveniente da casa Goldberg in Florida. Dopo i primi sospetti, l’FBI ha deciso di monitorare le attività di Goldberg ed infine lo ha arrestato il 9 Settembre. Nella denuncia, l’FBI ha detto che Goldberg avrebbe rinunciato ai suoi diritti ed ammesso di essere dietro AuSecret, AusWitness e Australi Witness, inviando il messaggio che incitava un attacco alla Mostra d’arte. Avrebbe anche ammesso di aver inviato le istruzioni sulla fabbricazione della bomba al CHS affermando che gli avrebbe ordinato di uccidere anche se stesso oppure di avvisare le forze dell’ordine prima della detonazione della bomba, in modo da prendersi il merito per aver sventato l’attacco. Se condannato Goldberg riceverà una pena di 20 anni da scontare in una prigione federale

Daniele Amelino

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