Conduttore tv egiziano: “Con la Russia nell’uso del nucleare contro Da’sh”
CAIRO – Il conduttore televisivo egiziano, Ahmed Moussa, già noto al pubblico per aver confuso, la settimana scorsa, le scene di un videogame di simulazione di guerra con l’attacco russo all’ISIS in Siria, è tornato a far parlare di sé con un’ulteriore rivelazione shock: “Se sono d’accordo con l’attacco della Russia a Da’sh (Nome arabo dello Stato Islamico – ndr)? Si! E, se Dio vuole, mi auguro con le armi nucleari”.
Il conduttore ha dedicato parte del suo show televisivo alla spiegazione del proprio punto di vista in merito all’attacco russo nei confronti dello schieramento di Da’sh in Siria: “Se si usassero le armi nucleari, sarei lo stesso dalla parte della Russia. Sono con la Russia che colpisce Da’sh e combatte ovunque il terrorismo”. Moussa si è poi scagliato contro gli Stati Uniti d’America accusandoli di una presunta cospirazione ai danni dell’Egitto: “Sono sicuro e ci sono le prove” ha dichiarato, riferendosi alla trasmissione di determinate informazioni che l’Ambasciata americana del Cairo avrebbe permesso nel corso di questi anni, esercitando controllo sui media tradizionali e sui portali online. Ha infine inferto un colpo alle capacità statunitensi nella lotta al terrorismo, affermando che l’America non avrebbe concluso niente da quando ha intrapreso questa battaglia contro il terrore, mentre “la Russia non sta perdendo tempo”. Ha poi continuato: “Gli americani sono andati in Siria e hanno perso tempo per un anno e mezzo, lasciando che l’ISIS si espandesse per 90.000 km”.
Riguardo l’imbarazzante episodio dei giorni scorsi, che lo ha visto protagonista di una terribile gaffe, ha dichiarato di non avere responsabilità in merito. Ironica la scelta di parole, considerando che il programma che conduce si chiama “Al Mas’ouleety” ovvero “È mia responsabilità”. Moussa aveva mostrato delle immagini di guerra, attribuendole all’attacco russo contro l’ISIS. Soltanto dopo gli è stato fatto notare che quelle immagini erano parte di un gioco di simulazione di guerra e dunque di totale fantasia. Il conduttore ha scaricato la colpa sui suoi collaboratori che “lavorano tra le 8 e le 10 ore al giorno e può succedere che sbaglino”.
Ahmed Moussa è spesso al centro di controversie nel paese natale: qualche mese fa è stato citato per diffamazione dopo aver accusato il politico Osama El Ghazali Harb di cospirazione contro il popolo egiziano. Incurante delle sentenze e delle citazioni in giudizio, non ha smesso di esprimere le proprie opinioni, altamente filo-governative.
By Margherita Sarno