Cultura. “Fuori Quadro” per leggere e socializzare
FORMIA – L’Associazione culturale “Fuori Quadro” ha inaugurato la propria sede sabato 9 dicembre 2017 in Via Vitruvio, a Formia, Comune in provincia di Latina. I locali sono stati messi a disposizione dal parroco don Carlo Lembo, e oltre ad acquistare libri nuovi e vecchi sarà possibile iscriversi per seguire il ricco programma di corsi, per adulti e bambini, organizzato dall’associazione.
Tra le iniziative proposte partite in questi giorni c’è “I Fuori Corso”, che propone corsi di laboratorio di affresco e di scrittura creativa; corsi di lingua ebraica e arabo; e il corso di doppiaggio. Poi “I Fuori Rotta”, per la rassegna di racconti di viaggio. Il “Fuori Menu” e il “Fuori Pagina” che prevedono appuntamenti e aperitivi letterari. Per i più piccoli invece è previsto il percorso “Fuori Gioco”, che propone letture animate e giochi letterari. Infine l’associazione ha attivato il servizio “Fuori Porta” per la consegna a domicilio dei libri.
Al riguardo abbiamo incontrato Simona Gionta, giornalista e presidente dell’associazione.
Perché un corso per la lingua araba ed ebraica?
«Nella nostra bottega proponiamo corsi non convenzionali perché amiamo gli interessi particolari, le culture più lontane, e speriamo di poter avvicinare le persone all’approfondimento e alla riflessione su alcune tematiche importanti».
Cosa prevede l’aperitivo letterario?
«Gli aperitivi si svolgeranno ogni primo mercoledì del mese e sono dedicati a incontri letterari e specialità. Il primo per esempio è stato dedicato alla lingua esperanto, ma sono già tanti tanti gli appuntamenti previsti fino ad Aprile, organizzati per rassegna, gusti ed età: Fuorigioco, prevede letture animate e giochi letterari per bambini; Fuorirotta, è dedicata alle avventure e alle storie sui viaggi; Fuoridallerighe, per la rassegna letteraria con autori del territorio pontino; e poi ci sono i percorsi di Fuoricorso».
Si possono trasformare i momenti “social” in momenti sociali?
«Pensiamo che il libro non sia mai passato di moda, perchè fa parte della nostra storia e identità, non saremmo stati gli stessi se non ci fossero stati i libri. Ci sono meno lettori, ma anche più scrittori indipendentemente dall’età. Crediamo che sia possibile trasformare i momenti “social” in sociali, noi ad esempio lavoriamo con i social come associazione, ma sono solo strumenti, le persone hanno bisogno del sociale».
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