Cultura. Il sogno di Cinzia Boggia, un ‘mattoncino’ per volta
GIUGLIANO – La libreria “Il Mattoncino”, specializzata in testi per bambini, è situata a Giugliano in Campania, Comune dell’area metropolitana di Napoli, ed è stata aperta lo scorso aprile da Cinzia Boggia, donna coraggiosa originaria di Giugliano, ma residente a Napoli da 20 anni, che in una fase difficile storica ed economica come quella attuale, ha lasciato il proprio lavoro stabile per realizzare il suo sogno. La sua storia ci ha incuriositi, così l’abbiamo incontrata per comprendere meglio le ragioni della sua scelta.
Che lavoro svolgeva?
«La decisione non è stata facile, ho lavorato per 18 anni in un’azienda di telecomunicazioni: 15 di questi come full time, con contratto a tempo indeterminato. Vengo da una famiglia semplice, dove la massima aspirazione era proprio quella di stare tranquilli con la certezza del posto fisso.»
Cosa è accaduto?
«Tutto è successo con la nascita di mio figlio Matteo, circa 10 anni fa: da grande lettrice mi sono immediatamente appassionata agli albi illustrati per bambini, con Matteo nel pancione leggevo ad alta voce libri felici. Con il passare del tempo il grigio dell’ufficio mi opprimeva e avevo un pensiero fisso, quello di dare un esempio a mio figlio, un esempio di coraggio, di possibilità di esprimersi, di vivere anche con meno soldi, ma una vita lavorativa felice, che ti faccia sorridere.»
Quindi cosa ha fatto?
«Ho iniziato a fare corsi su come aprire una libreria, come leggere ai bambini, e mi sono innamorata di Munari e di Rodari. La grande follia è avvenuta anche grazie a mio marito Luca, che continua a ripetere come un mantra che la vita è una e va vissuta col sorriso: nel nostro piccolo cerchiamo di realizzare i mostri sogni. E così ho preso coraggio e lasciato il mio vecchio lavoro.»
Lei vive a Napoli, perché ha aperto la libreria a Giugliano?
«Con mio figlio ho avuto modo di vivere alcune realtà della città, rivolte alla libertà di pensiero e di espressione dei bambini, realtà che invece in provincia mancano totalmente. Allora mi sono detta che era il momento di ritornare in qualche modo a Giugliano, e così ho aperto “Il Mattoncino”, perché i sogni si realizzano un mattoncino alla volta»
Come ha risposto il territorio?
«Il territorio non risponde bene all’acquisto dei libri, ma molti bambini si sono appassionati alle letture che facciamo e ai laboratori, infatti vengono anche da altri paesi limitrofi. “Il Mattoncino” sta diventando un punto di ritrovo per scambi di conoscenza, di inclusione, e a ogni lettura c’è sempre un “ancora”, e allora capisco che questa è la direzione giusta, che la ‘piccola rivoluzione felice’ avanza, perché i bambini hanno bisogno di libri, di sognare, di perdersi nelle fiabe e di potersi esprimere dipingendo con il corpo, correndo all’aria aperta, saltando nelle pozzanghere di fango.»
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