Dagli USA in arrivo un costosissimo farmaco anti colesterolo
NEW YORK – L’Anti-PCSK9 è il nuovo farmaco anti colesterolo in arrivo dagli Stati Uniti d’America. In Italia si presenterà sotto forma di iniezione per ridurre del 50% il colesterolo cattivo, una delle principali cause di infarto e ictus delle persone. Il nome del farmaco, Anti-PCSK9, comprende una serie di medicinali che verranno sostituite alle statine, farmaci che inibiscono la sintesi del colesterolo agendo sull’enzima idrossimetilglutaril-CoA reduttasi, e che agiscono su una proteina epatica che impedisce al fegato di eliminare il colesterolo cattivo. L’Anti-PCSK9 dovrà essere usato in combinazione con le statine e una dieta salutare, soprattutto per i pazienti che hanno già presentato episodi di infarto o ictus, o che sono a rischio colesterolo a causa di forme ereditarie dello stesso.
Il colesterolo cattivo si deposita nelle pareti arteriose, aumentando così il rischio di arteriosclerosi e di malattie cardiovascolari come l’ictus e l’infarto. Il colesterolo nel sangue del paziente è causato da un grasso presente nel sangue, in gran parte prodotto dall’organismo e in minima parte introdotto dalla dieta. Per tenere sotto controllo il livello di colesterolo nel sangue è fondamentale seguire una dieta a base di cibi sani e salutari, perché una corretta alimentazione può potenziare l’efficacia dei farmaci ipocolesterolemizzanti e permettere dunque di ridurre la posologia e gli effetti collaterali.
In Italia l’Anti-PCSK9 sarà in circolazione tra circa un anno, purtroppo a un prezzo centinaia di volte maggiore rispetto ai comuni medicinali anti colesterolo in commercio. Ma intanto, i ricercatori della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università cattolica del Sacro Cuore e del Policlinico Gemelli di Roma, hanno scoperto che la riduzione della concentrazione di steroli vegetali nel sangue riduce il rischio di infarto o arteriosclerosi, e questo studio potrebbe avere conseguenze molto importanti sulle cure, visto che gli steroli vegetali sono sempre stati considerati ‘amici’ del cuore, erroneamente.
By Martina Sorrentino