Depuratore Cuma: ancora liquame in mare
CUMA – A distanza di poco più di 6 mesi dalla firma del protocollo tra gli Enti locali, resta preoccupante la situazione dello sversamento di liquame, melma e miasmi dall’impianto depurativo di Cuma nelle acque del Litorale Flegreo. L’impianto di depurazione, mai completato del tutto, è stato causa negli ultimi anni di scioperi e petizioni da parte di dipendenti e cittadini napoletani per la mancata applicazione degli accordi sul completamento e lo sviluppo del piano di depurazione.
Appena un anno fa venne fatto un sopralluogo dall’Asl Napoli 2 Nord: stando al rapporto sottoscritto dai tecnici dell’Asl e il Commissario delegato di Governo, Nicola Dell’Acqua, “La galleria dei liquami del depuratore è priva di un sistema di convogliamento, depurazione ed estrazione dell’aria verso l’esterno e ciò determina la produzione di odori molesti avvertiti anche durante il sopralluogo”. Si richiese dunque l’intervento urgente della Regione: il 6 marzo scorso venne siglato presso gli uffici della Regione il protocollo d’intesa tra Regione Campania, Commissariato per la depurazione delle acque e Comune di Pozzuoli che prevedeva l’avvio dei lavori entro 45 giorni dalla firma del protocollo. Tali lavori comprendevano la totale copertura delle vasche di depurazione, assicurando così un miglioramento della qualità delle acque al fine di abbattere circa il 90% dei cattivi odori che invadono quotidianamente le abitazioni delle zone limitrofe all’impianto. Attualmente però la situazione del Litorale Domitio, che comprende anche i territori di Cuma, Licola e Marina di Varcaturo, non sembra migliorata: le acque, che dovrebbero essere limpide e depurate, si presentano invece di colore marrone ed emanano un odore putrido a causa di liquame che, evidentemente senza alcun tipo di trattamento, viene smaltito direttamente nelle acque del Litorale.
Milioni di euro sono stati spesi per risolvere il problema della depurazione delle acque di Cuma, ma la soluzione non sembra ancora vicina. Le Istituzioni stanno sottovalutando la catastrofe ambientale? I cittadini no: infatti aumenta sempre più la rabbia e il rammarico dei residenti del territorio, molto preoccupati per le conseguenze ambientali; turistiche, essendo la balneazione impossibile; e sanitarie.
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