Disabilità. A Ercolano “Fidati di lui …ciecamente”
SANT’ANASTASIA – Martedi 9 maggio partirà un nuovo progetto dell’UICI, Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, per aiutare i ragazzi con disabilità visiva ad acquisire maggiore sicurezza e autonomia. L’iniziativa sfrutterà i benefici della pet therapy per stimolare la crescita dei giovani, il nome del progetto è “Fidati di lui ciecamente”. Il compagno scelto per la terapia è il cavallo.
Il progetto avrà una durata di 7 mesi, da maggio a novembre, con un incontro mensile ogni primo martedì del mese, in orario pomeridiano: si terrà presso l’Associazione La Fattoria, sita in Via Filaro 2, a Ercolano, cittadina dell’area metropolitana di Napoli.
Dei benefici legati a questa terapia e del perchè sia stato scelto il cavallo come compagno di crescita ne abbiamo parlato con Giuseppe Fornaro, presidente della delegazione anastasiana dell’UICI.
Come si articolerà il progetto?
«Il progetto avrà una durata di sette mesi, con un incontro ogni primo martedi del mese, la presentazione sarà fatta il 9 maggio e si conosceranno gli istruttori che guideranno i ragazzi in questa esperienza. Le lezioni mirano a stimolare la conoscenza del cavallo e a insegnare ai partecipanti come gestirlo, come spazzolarlo, per poi passare alle tecniche per salire in sella e le prime indicazione per farli muovere all’interno di un circuito recintato. L’obiettivo principale è fare aggregazione e riuscire a sviluppare un rapporto stretto con il cavallo.»
Perchè è stato scelto il cavallo come compagno per la terapia?
«Perchè abbiamo pensato di fare qualcosa in più rispetto alla solita terapia con i cani, ai quali i disabili sono ormai già abituati. A differenza di un cane che si mostra socievole sin da subito, il cavallo è più difficile da gestire e anche molto più grande, per cui riuscire a ‘domarlo’ instilla molta fiducia e sicurezza. Inoltre il rapporto che si crea con un cavallo è più attivo e l’esperienza più articolata, dovendo imparare a montare in sella e a guidare l’animale, ma sopratutto va sottolineato che il cavallo è un animale molto sensibile, per cui sarà necessario anche imparare a instaurare un rapporto di fiducia.»
Equitazione e disabilità visiva, è un progetto sperimentale o ci sono esperienze pregresse?
«Nel campo di disabilità visive al Sud siamo i primi a fare questo progetto, ma al Nord sono già state fatte esperienze che hanno registrato dati molto positivi, quali lo sviluppo di un maggior senso di orientamento e la possibilità di gestire ansie e nervosismo, inoltre questo tipo di attività sarà anche utile per rafforzare l’autonomia del disabile in generale»
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