Emergenza idrica. Denunciata Acqualatina
FORMIA – Giovedì 10 agosto, i cittadini del Comune di Minturno, in provincia di Latina, alle ore 18:00 si sono riuniti in Piazza Rotelli, presso Scauri, frazione di Minturno, per protestare contro il gestore idrico Acqualatina per l’interruzione giornaliera della fornitura del servizio, che va ormai avanti dall’inizio della stagione estiva. La folla ha dato vita a una catena umana lungo le strisce pedonali dell’incrocio di via Appia, dove si concentra maggiormente il traffico, ostruendo la viabilità e creando un ingorgo tale da dover essere gestito da Vigili Urbani e Carabinieri.
L’emergenza idrica, dichiarata in data 18 luglio da Acqualatina e dalla Conferenza dei Sindaci dei comuni della zona sud del territorio pontino: Fondi, Itri, Latina, M.S. Biagio, Gaeta, Formia, Spigno Saturnia, Minturno, Castelforte e Santi Cosma e Damiano è stata provocata in parte dalla carenza di piogge, che ha potato a un abbassamento delle falde delle Centrali; e in parte dalle dispersioni fisiche procurate dalle perdite delle condutture, alle quali doveva far fronte l’azienda idrica già nel 2012, prevedendole nel piano degli investimenti, e a cui oggi sono destinati 70 milioni di euro.
Ma per far fronte all’urgenza, in data 18 luglio, durante la conferenza, l’azienda ha indicato le principali manovre che adotterà: operatività di 12 autobotti, di cui 8 mobili, nelle aree più popolate; approvvigionamento di 2.000 mc/giorno, attraverso navi-cisterna, presso il porto di Gaeta; interruzione del servizio idrico, per fasce orarie, generalmente dalle ore 20:00 alle 07:00; attivazione di tre squadre operative nei Comuni di Formia, Gaeta e Minturno per la ricerca e riparazione delle perdite; potabilizzazione di pozzi chiusi; infine, tra le soluzioni proposte da Acqualatina, ma respinte dai Sindaci, c’è quella di impiantare un dissalatore presso il porto di Formia.
Tuttavia le soluzioni della società idrica non convincono i cittadini, stanchi di vivere ogni giorno il disagio: non si sentono tutelati dall’amministrazione comunale e sono arrabbiati contro l’azienda idrica, che non garantisce il servizio, ma pretende il pagamento delle bollette. Si è costituita cosi una class-action proposta da un comitato di avvocati civilisti e penalisti del sud pontino contro Acqualatina, con l’obiettivo di portare avanti una battaglia in sede giudiziaria per il riconoscimento dei diritti degli utenti in relazione all’interruzione della somministrazione di acqua, disservizio che rende chiaramente inadempiente il gestore, il quale al momento non intende assumersi responsabilità dei danni causati agli utenti, se non riconoscendo rimborsi parziali e abusando di una posizione contrattualmente dominante.
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