Fine del semestre europeo a guida italiana: resoconto del ‘nulla’
STRASBURGO – Mentre a Roma il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, fa sapere di voler tornare a casa, il Premier Matteo Renzi, da Strasburgo, ha più volte citato l’importanza della sua figura istituzionale. Alla chiusura del semestre europeo a guida italiana, il Premier infatti ha affermato più volte che il nostro Paese, grazie anche alla guida di Napolitano, ha saputo essere forte e far fronte alle difficoltà che gli si presentavano.
Giorgio Napolitano ha fatto sapere che starà bene, e mentre faceva ritorno al Quirinale ha salutato i gruppi di ragazzi che, insieme alle forze dell’ordine, si sono riuniti nella piazza antistante per promuovere una campagna di sensibilizzazione per l’uso sicuro di internet. Il Presidente ha asserito che è importante tutelarsi, e che nonostante egli non usi internet, questo strumento oggi ha un’importanza fondamentale.
Sempre da Strasburgo, Renzi ha fatto sapere che è grato al nostro Presidente, e spera che il suo successore possa essere un arbitro saggio, proprio come chi lo ha preceduto. Il Premier è passa poi al discorso per la chiusura del semestre di presidenza italiana all’UE. Fra i vari riferimenti spicca quello su quanto accaduto alla sede del giornale francese “Charlie Hebdo”, al riguardo ha detto: “che l’Europa tutta deve restare in guardia, ma senza allarmismi, in quanto essa è più forte delle minacce.”. Tra i riferimenti economici in generale invece, Matteo Renzi ha reso noto che l’Europa ha bisogno di cambiare marcia o sarà il fanalino di coda del mondo. Per ciò che riguarda la situazione italiana, secondo Renzi il Paese sta attraversando una fase preoccupante, resa ancora più cupa dalla politica di austerity europea e dalla paura verso un futuro sempre più incerto. Un po’ come il pensiero di Matteo Salvini, che dal canto suo afferma che il semestre europeo è stato il nulla, e sottolinea una profonda amarezza che serpeggia tra gli animi dei cittadini italiani. Ma alla provocazione del leader leghista, il Premier ha risposto che l’Italia è un Paese consapevole di saper trovare la sua unità, soprattutto nei momenti di crisi.
Il Presidente della Commissione UE infine, Claude Juncker, plaude il buon lavoro dell’Italia. Un Paese che si ritrova, nonostante le difficoltà, elogiata per i lenti progressi, ma ancora dalla posizione incerta.
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