Gastronomia. Dopo la margherita, con il Guinness World Records lanciata la sfida della pizza fritta nel mondo
NAPOLI – Mercoledì 23 maggio 2018 ore 20:32, un’ora dopo il via dato ai 70 pizzaioli per impastare, farcire e friggere la pizza fritta più lunga del mondo, è stato stabilito il nuovo record: la pizza fritta piú lunga del mondo è lunga 7 metri e 15 centimetri, larga 50 centimetri. A raggiungere il Guinness World Records sono i pizzaioli che hanno partecipato all’iniziativa organizzata dall’APN (Associazione Pizzaiuoli Napoletani) e da Rossopomodoro durante la fiera Tuttopizza, che si sta svolgendo in questi giorni alla Mostra D’oltremare di Napoli, da un’idea di Raffaele Biglietto e Sergio Miccú, presidente APN. A registrare il record è la certificazione rilevata dal giudice ufficiale del Guinness, Lucia Sinigaglia.
Per questa sfida è stata costruita una friggitrice di 7,5 metri di lunghezza. Per la preparazione della pizza fritta più lunga del mondo sono stati utilizzati 1.500 litri di olio; 123,5 chilogrammi di impasto per circa 83 chilogrammi di farina doppio zero; 50 chilogrammi di fiordilatte; 15 chilogrammi di ricotta; 7 chilogrammi di pomodoro pelato; 15 chilogrammi di ciccioli e infine, come tradizione partenopea, tanto basilico e pepe.
La Città partenopea, già capitale della pizza Patrimonio UNESCO, aveva conquistato in data 19 maggio 2016 il record della pizza più lunga del mondo, cucinando una margherita lunga 1 chilometro, 853 metri e 88 centimetri.
Riguardo il nuovo record, abbiamo rivolto le nostre domande a Franco Manna, imprenditore e fondatore del marchio “Rossopomodoro” e del gruppo Sebeto spa.
Perché questa sfida?
«Sono un imprenditore della ristorazione con una visione innovativa, ma anche tradizionale dell’impresa, e affermare l’importanza del prodotto pizza è importante perché riconosce alla città di Napoli e all’arte del pizzaiolo la stessa rilevanza delle arti e dei prodotti che hanno fatto la storia del nostro paese.»
Dopo la margherita, la pizza fritta?
«Sì, in Inghilterra, per citare un Paese europeo, non sapevano dell’esistenza della pizza fritta, e questa sfida che oggi, grazie ai nostri pizzaioli abbiamo vinto, ha fatto sì che nel mondo, con un guiness di questo genere, Napoli e l’arte della pizza e un nuovo prodotto con una storicità importante alle spalle, creino nuove opportunità di commercializzazione e globalizzazione.»