Gli auguri di Oliver Stone per il 2015? Verità sul colpo di stato in Ucraina
MOSCA – Oliver Stone, il noto regista americano, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook uno stato riguardante il contenuto dei lungometraggi che sta attualmente girando a Mosca: un film sugli scandali della NSA, la National Security Agency degli Stati Uniti d’America, e un documentario sui fatti accaduti a Kiev, in Ucraina, che dal novembre 2013, in seguito alla sospensione dell’accordo di associazione tra l’Ucraina e l’Unione Europea voluta dal governo del presidente Viktor Yanukovich, vide migliaia di manifestanti sostenuti dai partiti di opposizione di destra protestare contro il presidente filorusso. Dopo mesi di scontri, che provocarono la morte di centinaia di manifestanti e poliziotti, il 22 febbraio 2014 Yanukovich venne deposto con le armi: “Il colpo di stato armato a Kiev è dolorosamente simile a operazioni della CIA per cacciare i leader stranieri indesiderati in Iran, Cile e Venezuela”, queste la parole del regista americano, dopo aver trascorso 4 ore a Mosca per intervistare anche il presidente ucraino deposto.
Ma non è tutto, secondo Oliver Stone “I tiratori scelti che hanno ucciso 14 uomini della polizia, feriti circa 85, e hanno ucciso ben 45 civili che protestavano, erano ‘agitatori’ di terze parti, del tutto simili a quelli introdotti dalla CIA attraverso le operazioni con la tecnica soft power americana, chiamata Cambio di regime 101, già utilizzata contro il primo ministro iraniano Mohammad Mossadeq nel 1953 e il presidente cileno Salvador Allende nel 1973, entrambi leader con politiche indesiderate da Washington. E ancora durante il golpe del 2002 in Venezuela, dove il presidente Hugo Chavez venne per un breve periodo deposto: anche in quel caso i manifestanti pro e anti-Chavez furono sparati da tiratori scelti misteriosi; così come contro il successore di Chavez, Nicolas Maduro, quasi rovesciato dalla violenza ‘mirata’ contro i manifestanti”.
Oliver Stone, che oltre al documentario sul colpo di stato in Ucraina sta girando anche un film sull’informatore della NSA, Edward Snowden, bloccato in Russia per asilo politico dopo aver mostrato al mondo intero le pratiche illegali di sorveglianza elettronica di massa da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, messe in atto anche attraverso i social network, ha concluso il suo intervento su Facebook dichiarando: “E’ una storia sporca in tutto e per tutto, dove nel tragico seguito di questo colpo di stato in Ucraina, l’Occidente ha propagandato la narrazione dominante di una Russia in Crimea, mentre la vera narrazione è gli USA in Ucraina. La verità non è in onda in Occidente, è una perversione surreale della storia, come accadde nelle campagne di Bush pre-Iraq. Mi auguro che la verità venga finalmente fuori, spero in tempo per fermare questa ulteriore follia.”.