Gli ‘omicidi’ di Barack Obama svelati da Wikileaks
LONDRA – Oltre le diffuse pratiche di tortura, Wikileaks ha appena pubblicato un rapporto riservato della CIA che informa le Autorità americane dei pro e dei contro circa l’assassinio mirato di leader “ribelli”. Il programma di assassinio è intitolato: “High Value Target” e, dopo la sua presentazione alle Autorità americane, i droni USA hanno ucciso, attraverso omicidi mirati, la percentuale di persone più alta di tutti i tempi.
La relazione, preparata dalla CIA per informare “I più alti responsabili politici degli Stati Uniti, i pianificatori militari e le forze dell’ordine, con l’analisi di avvertimento e il sostegno di crisi” è datata 7 luglio 2009 ed esamina operazioni di omicidio in vari Stati e contro varie organizzazioni: “talebani, esponenti di al-Qaeda, le FARC, Hezbollah, l’OLP, HAMAS, Sendero Luminoso in Perù, LTTE del Tamil, l’IRA e il FLN algerino, ma le valutazioni riguardano anche la Cecenia, la Libia, il Pakistan e la Thailandia.
Colpisce nel rapporto la strategia della ‘potatura’, “The Approach potatura”, attraverso la quale l’Amministrazione Obama, premio Nobel per la Pace del 2009, ha autorizzato la CIA a selezionare determinati individui da uccidere, appartenenti a un gruppo di guerriglia, in modo da influenzare l’organizzazione piuttosto che ucciderne gli alti comandanti: “Meglio rimuovere leader di medio livello e proteggere i leader incompetenti o ripristinare posizioni di autorità, personalità ribelli che risultino fuori da potenziali fonti di sostegno dei governi.”.
La relazione del 2009 consigliava l’assassinio piuttosto che la cattura dei ribelli: “Catturare i leader può avere un limitato impatto psicologico su un gruppo se i membri credono che alla fine torneranno, o se quei leader sono ritenuti in grado di mantenere la loro influenza durante la detenzione.” e infatti nel 2010 i droni USA, secondo i risultati diffusi dal “Bureau of Investigative Journalism” hanno fatto registrare il più alto numero di omicidi mirati di tutti i tempi: 751 persone uccise quell’anno, contro le 471 del 2009 e le 363 del 2011.