Hiroshima e Nagasaki 70 anni dopo. Polemiche, ma ancora nessuna critica agli USA
NAGASAKI – Il 9 agosto, tre giorni dopo la commemorazione della strage di Hiroshima, ricorre anche per la città giapponese di Nagasaki il 70esimo anniversario dell’attacco atomico degli Stati Uniti d’America durante la Seconda guerra mondiale, il Paese americano è l’unica nazione al mondo ad aver sganciato ordigni nucleari su altro Paese, per di più su popolazione innocente. Per onorare tutte le vittime civili questa mattina si è tenuta una cerimonia, diventata però occasione di polemica a causa della linea di “autodifesa collettiva” sostenuta dal premier giapponese Shinzo Abe, forte alleato filo americano.
La cerimonia si è svolta in presenza del sindaco di Nagasaki, Tomihisa Taue; del premier del Giappone, Shinzo Abe; del capo dell’associazione dei superstiti dell’attacco atomico, Sumiteru Taniguchi; e dei rappresentanti istituzionali di ben 75 Paesi. Nell’ora in cui fu lanciata la bomba, alle 11:02 locali, si è tenuto un minuto di silenzio e le campane hanno suonato per ricordare i 74.000 morti civili. Il Sindaco dunque ha pronunciato un discorso sulla pace, sostenendo che il Giappone non dovrà “mai cambiare il principio di rinuncia alla guerra” e che bisogna rispettare il principio di pace della Costituzione giapponese, riferendosi all’allontanamento dalla linea pacifista del premier Shinzo Abe. Inoltre Taue ha chiesto un esame sulla legislazione in materia di sicurezza, in discussione in Parlamento, e ha rimarcato l’importanza di trasmettere la memoria della strage di Nagasaki, ricordando anche la più recente tragedia di Fukushima che ha scosso il Giappone nel 2011.
Il Premier invece, nel suo intervento, ha risposto che il Giappone deve perseguire il sogno di “un mondo senza armi nucleari”, ma non senza armi, menzionando il principio a cui si attiene Tokyo di non produrre o permettere la presenza sul territorio di armi nucleari. Tuttavia anche Sumiteru Taniguchi ha attaccato il premier Shinzo Abe, accusandolo di spingere verso un riutilizzo delle armi per permettere alle forze armate giapponesi di combattere al di fuori dei confini nazionali: l’86enne ha dichiarato di non poter accettare la violazione dell’art. 9 della Costituzione giapponese, che ripudia la guerra, perché in questo modo vengono infranti i desideri di ogni sopravvissuto di mantenere la pace. Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha inviato infine un messaggio in cui ha dichiarato che “Nagasaki deve essere l’ultima, non possiamo consentire l’uso in futuro di armi nucleari. Mai più un’altra Nagasaki, mai più un’altra Hiroshima.”.
By Ilaria Nebulosi