I comitati non mollano. Mostra e dibattiti per Napoli Est
NAPOLI – Sabato 6 febbraio alle ore 10:00, presso la stazione metro di Gianturco, in periferia di Napoli, si è tenuta la mostra fotografica dal titolo “Quello che vogliamo dire al potere”, sul carnevale del quartiere di Gianturco svoltosi il 6 febbraio scorso. All’evento è seguito un dibattito e la mobilitazione cittadina. La mostra infatti è stata il filo conduttore che ieri ha riportato in piazza associazioni e comitati di quartiere per tornare a dare visibilità alla difesa ambientale del territorio di Napoli Est, una bomba ecologica su cui vivono milioni di cittadini che hanno subito danni irreversibili alla loro salute negli anni dell’era industriale a Napoli, quartieri lasciati da troppo tempo nel degrado. I comitati di “Noi che abitiamo a Napoli Est”, il “Comitato Civico Gianturco”, il “Comitato Civico Luzzatti – Ascarelli”, il “Comitato Quartiere Poggioreale”, il centro sociale occupato “Officina 99”, chiedono un tavolo di confronto con le istituzioni per discutere sulle conseguenze dell’allargamento dell’area portuale, accessibilità delle spiaggie e l’inquinamento marino, oltre che provvedere alla messa in sicurezza dei territori e alle bonifiche delle aree inquinate già previste nei piani di riqualificazione, infine la delocalizzazione dello stabilimento Q8 dopo le recenti vicende che hanno messo sotto accusa il colosso petrolifero. Ricordiamo al riguardo che Il 1° dicembre 2015 un’inchiesta della magistratura e dell’antimafia ha sequestrato preventivamente alla Q8 ben 240milioni di euro per il mancato smaltimento dei rifiuti industriali, ma la questione è ancora aperta.
Abbiamo approfondito l’argomento e i motivi della protesta con il Sig. Carmine Stabile, rappresentante del “Comitato Luzzatti – Ascarelli”.
Cosa volete dire al ‘potere’?
«Tutto è iniziato dal sequestro che la magistratura ha operato nei confronti della Q8 sui rifiuti tossici internati negli anni, i comitati si sono riuniti per denunciare uno stato di cose che dalla cittadinanza era già conosciuta, ma che la magistratura ha messo in luce facendola diventare di rilievo nazionale. Chiediamo le bonifiche dei territori sulla prospettiva della riqualificazione della zona di Gianturco e di Napoli Est , non vorremmo che si creassero strutture nuove sui rifiuti tossici»
Oltre al problema ambientale, cosa manca a questo quartiere?
«Mancano gli operatori ecologici che puliscono le strade, manca la regolamentazione del traffico, aree verdi, strutture per i giovani. In tutta quest’area l’unico spazio per i ragazzi è la parrocchia Sacra Famiglia con l’oratorio. Per i ragazzi mancano luoghi di aggregazione, di confronto»
I comitati si confrontano con la Municipalità e il Comune?
«Con la IV Municipalità noi del comitato Luzzatti – Ascarelli abbiamo avuto buoni rapporti fino al 2012. Dopo, i politici volevano attribuirci un’etichetta, portarci dalla loro parte. Quando hanno capito che non volevamo appartenere a nessun cartello politico, anche se ognuno di noi fa le sue scelte politiche, allora i rapporti si sono raffreddati. Invece col Comune abbiamo un rapporto abbastanza buono, il Sindaco e gli Assessori ci ascoltano. Avremo un incontro dei nostri comitati con il Sindaco il 23 marzo per affrontare i temi spinosi del nostro quartiere come la manutenzione del verde, il sistema fognario e i campi Rom»
Segnaliamo che i comitati si riuniscono tutti i martedì alle ore 19:00 nei locali di Officina99, in Via E. Gianturco 101.