Il 2014 anno nero per le tartarughe marine in Italia
MONOPOLI – Il WWF ha diffuso una nota che evidenzia dati drammatici riguardo il ritrovamento sul litorale tra Zapponeta, in provincia di Foggia, e Monopoli, in provincia di Bari, di oltre 100 esemplari di tartarughe marine ritrovate morte per causa dell’uomo.
Il dato è in riferimento all’anno 2014 e lo ha reso noto il Centro di recupero tartarughe marine di Molfetta, in provincia di Bari, attraverso un comunicato del responsabile della struttura del WWF, Pasquale Salvemini.
I 100 ESEMPLARI DI TARTARUGHE MARINE RITROVATE MORTE, alle quali si aggiunge la carcassa dell’ultimo ritrovamento avvenuto nei giorni scorsi sulla spiaggia denominata “Pane e pomodoro” a Bari, sono state TUTTE VITTIME DELLA MANO DELL’UOMO, infatti le carcasse hanno tutte delle “macroscopiche lesioni sulla carcassa”.
Gli ambientalisti accusano in particolare l’utilizzo delle reti a strascico per la pesca, ma secondo il comunicato “molte tartarughe recuperate hanno ingerito anche ami e lenze”. Le tartarughe decedute restano in mare per lunghi periodi, infine la corrente e le mareggiate depositano le loro carcasse in decomposizione sui litorali italiani.