Il Cairo. Attentato a carro militare. Sospetti di matrice jihadista
IL CAIRO – Nuovo attentato terroristico sul territorio della Capitale egiziana: hanno perso la vita sei militari e altri due sono rimasti gravemente feriti.
Otto soldati viaggiavano su un carro blindato, e mentre attraversavano l’autostrada internazionale Arish-Sheik Zuid sono stati fatti saltare in aria da un ordigno esplosivo. Cinque dei sei deceduti, di cui un tenente dell’esercito, sono morti sul colpo, mentre un altro si è spento più tardi a causa delle gravi ferite riportate.
Sugli attentatori non si sa ancora nulla, ma quello di oggi è solo uno dei numerosi episodi terroristici che avvengono da alcuni anni nella città più popolosa d’Egitto: circa 9 milioni di abitanti. Difatti, in seguito al rovesciamento dell’ex presidente islamista Mohamed Morsi nel 2013, eletto regolarmente e democraticamente dal popolo egiziano, il Cairo ha visto scorrere fiumi di sangue: numerosi attacchi terroristici e attentati sono stati coordinati dai Fratelli Musulmani, una delle più importanti organizzazioni politiche Islamiche che, dopo il golpe a danno di Morsi, da parte del generale Al Sisi, da quel momento è stata dichiarata fuorilegge in Egitto e in altri governi di diversi Paesi, tra i quali quelli del Bahrain, della Siria, la Russia e l’Arabia Saudita. Proprio ieri, 14 dirigenti dell’associazione, tra loro la Guida Suprema Mohammed Badie, sono stati condannati a morte dal Tribunale della Capitale egiziana e non è da escludere che l’attentato di oggi sia in qualche modo collegato a questo evento. Badie era già stato incarcerato due anni fa per incitazione alla violenza contro le forze di sicurezza e le istituzioni dello Stato.
Le operazioni di ricerca dei colpevoli per l’attentato ai militari di oggi sono già state avviate e c’è un particolare che rafforza i sospetti di matrice jihadista: l’esplosione è stata causata esattamente nella zona a nord del Sinai, territorio più volte rivendicato dall’Isis.
By Pietro Colacicco