Il declino della Russborough House. Arte all’asta
DUBLINO – Una delle più belle e suggestive collezioni pittoriche d’Europa rischia di essere smantellata e venduta a causa della mancanza di fondi per la tutela e la sicurezza dello stabile che la ospita. A dare la notizia è stato il portavoce ufficiale della Alfred Beit Foundation, che si occupa dell’organizzazione del Palazzo di Russborough, sede centenaria di una tra le più ricche esposizioni pittoriche del fiammingo Pieter Paul Rubens, David Teniers il Giovane, e Francesco Guardi esponente del vedutismo veneziano.
Una vendita definita necessaria dal direttore della fondazione Eric Blatchford, al fine di tutelare le opere, i cui canoni di sicurezza non rispetterebbero le normative standard; e risanare, attraverso i lauti proventi stimati, l’ormai fatiscente Rossborough House.
La storia travagliata dell’imponente palazzo palladiano, costruito a opera di Joseph Leeson Primo, Conte di Milltown, tra il 1741 e il 1755, ha spinto i curatori della mostra a vendere nove delle opere esposte al pubblico all’interno dello stabile: oltre alla prima collezione ospitata attualmente alla Galleria Nazionale Irlandese, la seconda, acquistata da Alfred Beit, fu più volte sotto i riflettori a causa di furti e ingenti danni.
La raccolta originale, che ospitava opere di autori del calibro di Goya e Veermer, subì nel 1986 uno dei primi quattro furti, attraverso il quale furono trafugate 18 opere del valore di oltre 50 milioni di dollari, di queste solo 16 furono effettivamente recuperate. Da segnalare anche che in tutto il periodo che va dal 1975 al 2002, altri 45 dipinti furono rubati dalla Russborough House.
Tra le opere in vendita, due olio su tele di Rubens: la prima per un valore stimato tra i 3,2 milioni e i 4,7 milioni di dollari; e la seconda tra i 1,9 milioni e i 2,8 milioni dollari. La vendita delle opere ha diviso l’opinione pubblica irlandese: la Irish Art Review ha infatti avviato una raccolta firme per evitare che le tele vengano messe all’asta. Inoltre Carmelo O’Sullivan, responsabile del Trinity College di Dublino e membro del consiglio della fondazione, ha espresso il suo più totale dissenso in merito alle scelte organizzative dei colleghi, schierandosi con quella parte degli irlandesi che considera la raccolta ospitata a Russborough House come un dono. O’Sullivan ha infatti ribadito la sua posizione in una dichiarazione rilasciata alla stampa: “Come amministratori è nostra responsabilità morale di preservare le opere per la nostra popolazione.”.
By Federica Mandara