Il ‘povero’ Natale di Pompei
POMPEI – Questa mattina sono state aperte al pubblico 5 domus e una bottega, restaurate grazie ai fondi del “Grande Progetto”, il programma straordinario e urgente di interventi conservativi, di prevenzione, manutenzione e restauro dei beni del patrimonio culturale italiano. Praticamente ‘l’elefante che partorisce il topolino’.
La mattina della vigilia di Natale sono state riaperte, dopo essere state chiuse per anni, alcune delle domus presenti agli scavi di Pompei, il famosissimo sito archeologico in provincia di Napoli. Negli anni sono state tantissime le lamentele dei turisti affidate al web, i quali affermavano che alcune domus, tra le quali la famosa “Casa dei Vettii”, erano chiuse da circa 11 anni. Chiuse perché inagibili, perché in attesa di restauro o perché il sito archeologico era mancante di personale e addetti alla vigilanza, a causa ovviamente dei pochi fondi a disposizione. Sono talmente tante le domus chiuse ancora oggi, se ne calcolano circa 50 tra le più famose, che i turisti, una volta entrati nel sito archeologico, quasi si pentono di aver pagato il biglietto, perchè ormai gli scavi visitabili sono davvero pochi e si possono ammirare in gran parte soltanto sui libri e le guide cartacee disponibili sulle bancarelle. Spesso nelle lamentele viene segnalata anche l’assenza di indicazioni stradali e i bagni rotti, un gran bel biglietto da visita non c’è che dire.
Tuttavia oggi c’è stata una piccola svolta, dalle ore 13:00 infatti le domus restaurate sono state rese accessibili al pubblico. Inoltre, dal 26 dicembre fino al 10 Gennaio, i turisti saranno guidati alla scoperta di nuove domus collocate in aree mai aperte al pubblico. Per il momento però le domus accessibili al pubblico sono la “Fullonica di Stephanus”, la “Casa di Paquius Proculus”, la “Casa del Sacerdos Amandus”, la “Casa del Criptoportico”, la “Casa di Fabius Amandio” e la “Casa dell’Efebo”.
Finalmente a questi meravigliosi reperti, che fanno dell’Italia il più grande sito archeologico mondiale, viene data l’importanza che meritano. Gli scavi di Pompei sono patrimonio dell’Umanità, è necessario che l’Italia si impegni per la loro tutela destinando più fondi, perchè solo 6 domus riaperte su 50, tra quelle importanti, non fanno ancora di Pompei un esempio da seguire nel campo della tutela artistica e culturale.
By Lucia Schettino