In Egitto aumentano gli atei: colpa dell’estremismo religioso
CAIRO – Al Azhar, importante istituzione religiosa egiziana, dichiara la propria preoccupazione per l’inaudita diffusione dell’ateismo in un paese come l’Egitto, tradizionalmente a maggioranza islamica.
Lo Shaikh di Al Azhar, Ahmad Al Tayeb, aveva già dichiarato mesi fa alla televisione egiziana: “L’ateismo non è un problema marginale, sta diventando una delle sfide più grandi per il nostro Paese”. Le dichiarazioni del rappresentate religioso avevano, all’epoca, smosso le coscienze dei Membri del governo, i quali si erano impegnati nel lanciare una campagna nazionale per scoraggiare l’ateismo in Egitto. Il progetto prevedeva il coinvolgimento del clero moderato, ma anche di psicologi, sociologi ed esperti politici in grado di reindirizzare i giovani, anche attraverso i social media, nuova frontiera della comunicazione. Secondo il professore di dottrina islamica, Amnah Nuseir, la diffusione dell’ateismo è una conseguenza dell’estremismo: “I giovani vengono circuiti da un clero militante che diffonde una visione dell’Islam ben lontana da quella originale e moderata”.
La preoccupazione per la diffusione dell’ateismo interessa non solo la maggioranza islamica del Paese, ma anche la minoranza cristiana, rappresentata in questo caso dal Vescovo Beshui Helmy, secondo il quale la colpa dell’imperversante fenomeno è da attribuire alle rivoluzioni cominciate in Egitto nel 2011: “Quando in una società prende piede una rivoluzione i cittadini si sentono ‘falsamente liberi’. Credono di potersi ribellare a tutto ciò che è classico e tradizionale. Dopo essersi ribellati al regime politico, vogliono ribellarsi alle autorità religiose”.
Pur non avendo un rappresentante ufficiale in Egitto, la comunità ateista nel paese conta circa due milioni di non credenti, su un totale di circa 90 milioni di abitanti. Due milioni di persone dunque che possono incorrere in una pena di cinque anni di carcere con l’accusa di disprezzo di religione.
Nel frattempo il Presidente Abdel Fatah Al Sisi ha parlato della necessità di una riforma religiosa promuovendo un Islam moderato, contro ogni forma di ideologia. Nel suo recente discorso all’Azhar ha dichiarato: “Rinnovare il discorso religioso deve essere un processo cosciente e teso a preservare i valori del vero Islam, eliminando tuttavia la polarizzazione settaria ed affrontando la questione dell’estremismo e del radicalismo militante”. Si è poi rivolto agli imam affermando: “Siete responsabili di fronte ad Allah. Il mondo intero, lo ripeto, il mondo intero, attende una vostra mossa, perché questa Ummah è dilaniata, distrutta e si sta perdendo”.
By Margherita Sarno