In Egitto il Ramadan solidale per la prevenzione del cancro al seno
CAIRO – Baheya, il primo ospedale egiziano riservato interamente alla cura del cancro al seno, ha lanciato una campagna di solidarietà in occasione dell’inizio di Ramadan, per raccogliere fondi destinati alle donne malate di tumore al seno, che in Egitto sono il 17.8% della popolazione femminile.
La campagna, intitolata #PinkRamadan, è stata lanciata in collaborazione con pasticcerie e aziende dolciarie molto conosciute in Egitto, e distribuite su tutto il territorio nazionale. I clienti che si recheranno nei punti vendita aderenti saranno invitati ad acquistare un nastro rosa per 5 lire egiziane, poco più di 50 centesimi di euro, e prendere così parte attivamente alla campagna di donazione. I proventi delle vendite saranno destinati all’ospedale Baheya, la struttura sanitaria specializzata nel trattamento del cancro al seno che da qualche mese offre gratuitamente assistenza alle donne egiziane.
Il Baheya è il primo centro con questo tipo di specializzazione in tutto il Medio Oriente, ed è stato fondato per promuovere la prevenzione e la tempestiva diagnosi della malattia tumorale. La struttura permette alle donne di usufruire di ecografie, chemioterapie, radioterapie e tutti i trattamenti clinici necessari per la cura del cancro. Il nome dell’ospedale viene da Baheya Wehbe, una donna affetta dal cancro al seno e deceduta qualche anno fa. I suoi genitori hanno voluto onorare la sua memoria costruendo una struttura specializzata, per far sì che sempre meno donne muoiano come la loro Baheya.
I costi per il trattamento terapeutico del cancro al seno in Egitto si aggirano intorno alle 100.000 lire egiziane, circa 10.000 euro. Nell’ospedale Baheya queste cifre sono coperte, normalmente, dal Resala, un Ente egiziano no profit. Con la campagna lanciata in questi giorni, e che proseguirà per tutto il mese sacro di Ramadan, si spera di raccogliere i fondi necessari per integrare l’aiuto, già cospicuo, dell’associazione benefica egiziana.
By Margherita Sarno