Inquinamento dei mari: ci stiamo nutrendo di plastica
LOS ANGELES – L’organizzazione ambientalista americana 5 Gyres ha pubblicato sulla rivista specializzata Plos One una stima di peso sulle particelle dei rifiuti di plastica che attualmente inquinano gli oceani: “oltre 5 milioni di miliardi di minuscole particelle che arrivano a pesare tutte insieme circa 269.000 tonnellate e che migrano dalle coste al largo degli oceani fino alle zone tropicali e polari”.
La stima, è la prima volta che vengono pubblicati dati del genere, è il risultato di anni di lavoro dell’organizzazione 5 Gyres, precisamente del gruppo coordinato da Marcus Eriksen che ha raccolto le informazioni durante 24 spedizioni effettuate in mare aperto tra il 2007 e il 2013 nei 5 vortici oceanici subtropicali (Da qui il nome 5 Gyres – ndr): Nord Pacifico, Sud Pacifico, Nord Atlantico, Sud Atlantico e Oceano Indiano; e al largo delle coste dell’Australia, la Baia del Bengala e nel Mar Mediterraneo. Secondo lo studio “i pezzi di plastica più grandi risultano essere abbondanti vicino alle coste, mentre i pezzi più piccoli sono concentrati nei vortici oceanici, compresi quelli polari, che sono enormi vortici d’acqua generate dalle correnti. Purtroppo le spedizioni hanno dimostrato ufficialmente che l’inquinamento da plastica ha raggiunto anche i Poli e che inevitabilmente, attraverso il cibo, ci stiamo nutrendo di pericolosi quantitativi di plastica.