Insorgenza Civile. Mario Gallo: “Con Pannella porteremo la questione meridionale a Roma e Bruxelles”
ROMA – In queste ore nella Capitale, Marco Pannella, leader del Partito Radicale, ha incontrato gli esponenti del direttivo di Insorgenza Civile, movimento meridionalista napoletano, per discutere della questione Meridionale.
Il leader storico dei Radicali ha ascoltato con grande interesse le argomentazioni del segretario nazionale di Insorgenza, Mario Gallo, e del coordinatore nazionale Raffaele Colucci: gli è stato subito chiaro che Napoli in tutti questi anni ha ormai maturato una piena coscienza di sé che apre la strada a una grande battaglia di libertà per tutti i Meridionali.
Al riguardo abbiamo raccolto le dichiarazioni del segretario di Insorgenza, il dr Mario Gallo, che ci ha spiegato che la questione meridionale è ancora aperta e se le Istituzioni nazionali continueranno a ignorarla in tutte le sedi, allora è giunta l’ora che anche gli organi internazionali sappiano che nell’ambito della stessa amministrazione statale italiana si ha un Nord, che è fra le regioni più ricche d’Europa, e allo stesso tempo si ha un Sud con la Calabria che è tra le regioni più povere d’Europa. Ci sono quindi tutti i presupposti per una battaglia che nei prossimi mesi creerà una profonda sinergia, proprio nello spirito transazionale di superamento dei vecchi Stati Nazione.
Dr Gallo di cosa avete parlato con Pannella?
«Di tante cose, ma soprattutto della questione meridionale. Marco Pannella è uomo di vasti orizzonti e grande umanità e ha capito subito che la cosiddetta questione meridionale è ancora una questione scottante, come scottante sono tutte le nostre emergenze legate al lavoro, alla sanità, al territorio. Tutti problemi irrisolti, da troppo tempo.»
Cosa vi ha promesso Pannella?
«Ci darà un grande aiuto per rappresentare la nostra causa, ovunque gli sarà possibile, nelle sSdi istituzionali e politiche. Sia a Roma, ma anche altrove»
Anche a Bruxelles?
«Non è escluso, il leader dei Radicali si è impegnato per darci un aiuto a tutto campo.».
By Riccardo Bruno