Intrattenimento per adulti. Intervista esclusiva a Mario Salieri: “Non è cambiata la pornografia, internet è solo un nuovo mezzo”
BUCAREST – Mario Salieri, classe 1957, è un produttore cinematografico, maestro indiscusso dell’hard italiano che non smette mai di stupire. Oggi come ieri la sua fama, e i suoi lavori, conquistano le vette delle classifiche internazionali, collocandolo tra i miti maschili indiscussi del mondo della cinematografia per adulti italiana, insieme a Rocco Siffredi e Tinto Brass.
Nato a Napoli il 29 novembre 1957, ha intrapreso giovanissimo l’attività di produttore, precisamente nel 1984, coronando il suo sogno grazie alla partecipazione di attrici professioniste come Monica Roccaforte, Julia Taylor e Luana Borgia. Già nel 1998 arriva il grande successo con ‘’Il confessionale’’, un film che lo renderà famoso in tutto il mondo per le polemiche suscitate. Nel 2008 trasferisce la sua casa di produzione in Romania, dove si dedica interamente alla realizzazione di materiale destinato al proprio network di distribuzione. La pluripremiata produzione di Salieri si conferma una delle più rinomate a livello mondiale grazie alle originali ambientazioni, la tagliente fotografia e le tematiche trattate. Tra i titoli più apprezzati dalla critica ricordiamo ‘’Capodanno in casa Curiello’’, ‘’Il vizio del presidente’’ e ‘’La vedova della camorra’’.
Quanto impegno è richiesto per lavorare nel mondo del cinema hard?
«La tua domanda è riferita all’industria d’intrattenimento audiovisivo per adulti, dove il lavoro, lo stress e l’impegno sono correlati alla categoria di professionista: attore, attrice, regista, produttore, fotografo e altre figure, oltre alla tipologia del lavoro svolto. Come in qualsiasi altra industria ciascuno affronta il proprio lavoro con indole diversa.»
Quanta preparazione si nasconde dietro le scene dei suoi film?
«Come nell’industria del cinema tradizionale, ogni mio film richiede un lungo lavoro di preparazione distribuito tra l’ideazione del soggetto, la creazione della sceneggiatura, l’individuazione delle locations e del cast tecnico e artistico, lo svolgimento della produzione, il montaggio, l’ottimizzazione e la promozione pubblicitaria.»
Dove trae ispirazione per il suo lavoro?
«Da qualsiasi cosa susciti un’emozione.»
La differenza cinematografica tra sensualità, erotismo e pornografia?
«L’erotismo è un emozione visiva che stimola la fantasia, la pornografia è composta da immagini esplicite.»
Nel 1997, durante le riprese del film ‘’Il confessionale’’ girò alcune scene hard in una chiesa consacrata, previa autorizzazione del parroco responsabile. Successivamente le forze dell’ordine sequestrarono il girato e le autorità ecclesiastiche sconsacrarono l’edificio. Come è finita?
«Tutto ebbe origine da una denuncia esposta nel 1998 da un cittadino anonimo di Ortona Dei Marsi, che visionando il film riconobbe la chiesa di Gioia Vecchio. Il denunciante riteneva che le riprese fossero state realizzate abusivamente all’interno dell’edificio, che all’epoca dei fatti era aperto ai fedeli giorno e notte senza custodia. Le sue supposizioni trovarono sostegno e credibilità da parte del nucleo carabinieri di Avezzano che ottennero dal PM un mandato di sequestro immediato del film e l’apertura d’indagini preliminari. Il tutto fu immediatamente risolto con la presentazione del regolare contratto di locazione in cui il parroco responsabile della chiesa autorizzava lo svolgimento delle riprese. Il fatto fu riportato dalla stampa nazionale e la Diocesi di Avezzano decise di sconsacrare l’edificio e di annullare tutti i battesimi, comunioni, matrimoni e funerali svolti al suo interno dopo le riprese del film. All’annuncio della scelta sconsiderata si scatenò una campagna mediatica che coinvolse televisioni e giornali di tutto il mondo, con il risultato che il film ha goduto di una pubblicità e di un successo commerciale senza precedenti nella storia della nostra industria.»
E’ cambiata la pornografia con l’avvento di internet?
«La pornografia non è cambiata, è solo cambiata la tipologia di fruizione, che con l’avvento di internet ha subito un incremento della pirateria, rendendo dunque impossibile l’applicazione del divieto ai minori.».