Istruzione. Progetto “La scuola al centro”: attivismo contro disagio sociale e dispersione scolastica
NAPOLI – “La scuola al centro” è un progetto ministeriale che coinvolge le città di Napoli, Roma, Palermo e Milano al fine di fronteggiare il disagio sociale e la dispersione scolastica che caratterizzano alcune aree periferiche delle metropoli italiane, ma soprattutto serve a promuovere la creatività e la socializzazione tra i ragazzi.
Per questo motivo il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha firmato un Decreto che stanzia 10 milioni di euro, utilizzabili su richiesta scolastica per rendere gli istituti un vero e proprio punto di riferimento e di aggregazione per le nuove generazioni. Nel merito saranno circa 700 le istituzioni coinvolte e ognuna avrà un budget di 15.000 euro, soldi usati per favorire ambiti tematici come l’autoimprenditorialità, la diffusione della lettura, le attività per la conoscenza del territorio e l’incentivazione alla cittadinanza attiva.
Tra le scuole delle periferie campane che hanno aderito al progetto, vi è l’Istituto Comprensivo Amanzio-Ranucci-Alfieri situato a Marano, Comune in provincia di Napoli, la cui proposta progettuale prende il nome di “fra…menti d’estate”. Il programma è costruito sui seguenti temi: organizzazione di laboratori artisticio-creativi che prevedano la realizzazione di materiali multimediali, cortometraggi, video marketing e fotografia. Organizzazione di attività per la conoscenza delle caratteristiche del territorio di appartenenza, con relative attività di sensibilizzazione e partecipazione attiva alla vita della città. Organizzazione di attività per la promozione e la sensibilizzazione alla lettura, attraverso attività pubbliche di reading e incontri con scrittori italiani.
Il progetto si articola in tre settimane, durante il periodo della pausa estiva, per un totale di 180 ore. Prevede anche gite sul territorio maranese, al fine di favorirne la conoscenza e poter documentare, attraverso fotografie, i monumenti più importanti e antichi del luogo: il Ciaurro, il Castello Scilla, Torre Caracciolo e le Grotte di San Castrese situate all’interno del Palazzo Moio.
Il collegio dei docenti, dopo un’attenta analisi sui processi e sulle trasformazioni culturali del territorio, ha redatto il progetto ritenendolo in grado di integrare e favorire il rapporto tra scuola e territorio, per recuperare la dispersione scolastica e l’insuccesso formativo. Le finalità del progetto sono quindi volte alla promozione della cittadinanza attiva, per far sviluppare nel ragazzo atteggiamenti cooperativi e collaborativi, ma soprattutto per costruire il senso di appartenenza a una comunità sociale.
Le associazioni in accordo di rete che partecipano al progetto sono la Pro Loco Marano Flegrea, con referente l’Avv. Fulvia Giacco; e l’associazione Zefiro, con referente la presidentessa Luisa Rametta.
Al riguardo abbiamo raccolto nella seguente intervista video il parere del dirigente scolastico dell’Istituto di Marano, la Prof.ssa Antonietta Guadagno.
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