Kosovo. Il Natale dei militari in missione
PRISTINA – Da pochi giorni sono giunti a Pristina, in Kosovo, circa 150 militari del 4° Reggimento Carri di Persano, comune nella provincia di Salerno, giunti lì per continuare la missione “KFOR”, Kosovo Force, avviata ufficialmente dalla NATO quando il nuovo Stato, nel 2008, ha ottenuto l’indipendenza dalla Serbia.
I 150 soldati italiani trascorreranno il Natale lontano dalle loro famiglie, in una missione costosissima che dura ormai da moltissimi anni, al fine di garantire la pace in quel Paese. La maggior parte del contingente è formato da ragazzi campani, provenienti dalle province di Napoli e Salerno, e comandati dal colonnello Salvatore Alessandro Sarcià. Si muovono per distribuire cibo, acqua e altri generi di prima necessità; ma anche per curare le persone e garantire una civile convivenza tra etnie e religioni differenti.
In occasione della festività, il cuoco della base militare, il maresciallo Parolise, ha annunciato il menù del già predisposto pranzo natalizio, che prevede lasagne e mozzarelle, rigorosamente di bufala campana, e per i più tradizionalisti gli spaghetti alle vongole col “capitone”. Per il maresciallo Parolise questo pranzo “è un modo per staccare qualche minuto dal lavoro”, ma anche per portare un pizzico di allegria in uno scenario dalla realtà abbastanza difficile. Anche perché passare queste feste lontano dalla famiglia è davvero dura, ma per fortuna, tra un turno e l’altro, si riuscirà a trovare un attimo di tempo per staccare e brindare alla serenità, si spera duratura.
Anche lì infine è prevista la celebrazione della messa allo scoccare della mezzanotte, presieduta dall’Ordinario Militare il monsignor Santo Marcianò.
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