Libri. Anita Curci presenta “Nina” da Iocisto
NAPOLI – Giovedì 8 luglio 2021 alle ore 18:30, nella libreria Iocisto di Piazzetta Fuga, si terrà la presentazione del romanzo storico di Anita Curci: “Nina o sia la pazza per amore”, edizioni Kairòs. Ne parleranno con l’autrice, Silvana Campese, Berardo Impegno, Maria Rosaria Lanza. Moderazione interventi a cura di Andrea Jelardi. Letture di Giulio Adinolfi.
La storia di Nina si dipana negli anni che precedono il sanguinoso 1799 napoletano, quando vennero giustiziati molti intellettuali del Regno di Napoli con idee giacobine. Il romanzo si apre nel luglio del 1789 e si arresta bruscamente nel 1795, nel periodo in cui la situazione in città precipita in maniera irrimediabile.
Cosa avvenne prima di queste date? Re Carlo di Borbone partì dal regno per andare a occupare il trono di Spagna, lasciando il giovane figlio Ferdinando nelle mani dei suoi fidati ministri. Era la metà del 1700 e mentre la politica del reame procedeva con le riforme avviate da Carlo, il figlio Ferdinando, incolto, un po’ sfaticato, chiamato re Lazzarone perché troppo vicino al popolo, ne seguiva le sorti in modo passivo e i problemi da affrontare e risolvere erano tanti, come quelli giuridici, amministrativi e sociali.
Il romanzo si apre con l’inaugurazione della seteria di San Leucio a Caserta, una Real Colonia con uno statuto democratico che guarda al benessere e ai diritti dei propri coloni, all’uguaglianza sociale ed economica, e soprattutto ai diritti delle donne. È in questa occasione che viene rappresentata per la prima volta l’opera di Giovanni Paisiello “Nina o sia la pazza per amore”. Siamo nel giugno del 1789.
Nina si muove e cresce, allevata da un padre che, desiderando un figlio maschio, le insegna ad andare a cavallo, a tirare di moschetto e a difendersi con la spada. Tutto ciò le servirà quando costretta a travestirsi da uomo per sopravvivere in un territorio in pericoloso fermento.
Il colpo di scena in cui si imbatterà il lettore nell’ultima pagina del romanzo farà comprendere come Nina sia l’emblema della Napoli intellettuale e vivace, colta e speranzosa, che viene però disillusa, tradita e massacrata.
L’autrice, classe 1974, è una giornalista napoletana, promotrice di eventi culturali, direttrice del bimestrale Proscenio e dei web magazine Teatrocult e Corriere Cultura. Già autrice del racconto storico “Non mi vendo – Storia di una partigiana del Petraio”, edizioni Apeiron