Libri. La straordinaria complessità di Beethoven nel testo di Rocco Di Campli
ROMA – E’ disponibile nelle librerie e sulle piattaforme di vendita digitali il libro “Beethoven. La straordinaria complessità di un genio”, dell’autore romano Rocco Di Campli. Testo di 480 pagine in fomato 14 x 21 pubblicato dalla casa editrice Diarkos, per la collana Biografie.
Il libro, pubblicato nel 250° anniversario della nascita di Ludwig Van Beethoven, è un saggio su uno dei più grandi geni mai esistiti, probabilmente il più grande musicista di tutti i tempi. Il suo contributo fu inestimabile, la parabola artistica inseparabile dal suo percorso umano. Beethoven fu il primo musicista ‘indipendente’ della storia: compose per sé, per esprimere i palpiti segreti dell’anima, non per i committenti, e ponendo se stesso al centro della propria opera divenne una figura eroica, riversando nella musica i propri affanni personali, trasformandoli in un messaggio di pace e di speranza universale.
Il volume è un viaggio dentro e fuori la vita di Beethoven, che ne scandaglia l’animo e le sfaccettature della personalità: a partire dalla descrizione delle caratteristiche fisiche, attraverso la ritrattistica e le testimonianze di personaggi storici, ci si avvicina al Maestro e alla complessità della sua esistenza nella cornice storica degli eventi, di vicende politiche, di amori, amicizie, di coinvolgimento con gli ideali illuministi, slanci emotivi e influssi sui futuri romantici.
L’autore del testo, Rocco Di Campli, è un ingegnere meccanico che coltiva da sempre la sua passione per la musica sinfonica. La storia e la musica di Beethoven lo hanno coinvolto fino a farlo diventare un profondo esperto. Il libro è ricco di contributi diretti e indiretti, con capitoli dedicati anche a opere d’arte, busti, statue, maschere, romanzi, film, serie televisive, opere teatrali ispirate a Beethoven, che completano un lavoro minuzioso e contemporaneo che si ritaglia con merito un posto tra le biografie già esistenti, scritte da autorevoli studiosi. Un testo attuale come la musica del Genio tedesco, che a distanza di quasi due secoli dalla morte non ha posteri, solo contemporanei. Il sentimento che Beethoven suscita negli ascoltatori non è mai cambiato