Libri. “Oltre le reti – Cronache da Contrada Ulmo”, un testo sui primi anni del movimento No MUOS
NISCEMI – Giovedì 4 gennaio, alla biblioteca comunale di Niscemi, cittadina siciliana in provincia di Caltanissetta, è stato presentato il primo volume storiografico sul movimento No MUOS: “Oltre le reti – Cronache da Contrada Ulmo”, edito dall’indipendente Nulla Die, scritto dall’attivista niscemese Cristina Di Pietro, seguendo un criterio cronologico che copre il periodo che va da settembre 2012 a settembre 2013. La scelta del comune di Niscemi per la presentazione ufficale del volume non è casuale: “si tratta della storia di un particolare periodo del movimento No MUOS: quello della nascita del Presidio Permanente, dell’avviarsi di una stagione di lotta che ha visto come protagonista la cittadinanza niscemese”.
Il M.U.O.S. (Mobile User Objective System) è un moderno sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense, composto da cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra, di cui una a Niscemi: “Il terminale terrestre di Niscemi, nelle intenzioni del Pentagono, dovrà assicurare il funzionamento dell’ultima generazione della rete satellitare in UHF (altissima frequenza) che collegherà tra loro i Centri di Comando e Controllo delle forze armate USA, i centri logistici e gli oltre 18.000 terminali militari radio esistenti, i gruppi operativi in combattimento, i missili Cruise e i Global Hawk (UAV-velivoli senza pilota), ecc..”.
La base militare USA nei pressi delle cittadina siciliana esiste già dal 1991: “Si tratta di una delle infrastrutture militari più estese del territorio italiano: 1.660.000 metri quadri di terreni boschivi e agricoli”. I movimenti popolari di protesta hanno alzato la voce a partire dal 2008, dopo che il governo italiano nel 2006 ha deciso di dare la possibilità ai militari americani di ampliare la loro base, togliendo ettari alla Riserva naturale orientata Sughereta di Niscemi, per istallare ulteriori antenne per il completamento del progetto MUOS.
Il sistema di antenne copre tutto lo spettro compreso tra le UHF e le VHF, ovvero ultra e altissime frequenze: dai 30 MHz ai 3000 MHz, utilizzate per le comunicazioni radio con aerei e satelliti, alle ELF – VLF – LF frequenze estremamente basse e bassissime; fino ai 300 Hz a 300kHZ, in grado di penetrare in profondità le acque degli oceani e contribuire alle comunicazioni con i sottomarini a capacità e propulsione nucleare.
La nascita del movimento di protesta scaturì dalla necessità di manifestare la forte preoccupazione della popolazione niscemese nei riguardi dell’istallazione di una siffatta struttura, le cui onde radio si ritengono dannose per l’ambiente e soprattutto per la salute.
Le battaglie dei contestatori del MUOS sono state costanti nel tempo, e sono riuscite a richiamare attivisti e sostenitori non solo da tutta la Sicilia, ma anche internazionali. Le motivazioni della lotta riguardano preoccupazioni riguardo l’impatto ambientale, sulla salute e sul mantenimento della pace internazionale. I cittadini niscemesi esprimono già da quasi dieci anni la loro contrarietà a ospitare sul loro territorio uno strumento belligerante della portata del MUOS. Il testo “Oltre le reti – Cronache da Contrada Ulmo” raccoglie quindi le testimonianze di chi il periodo di lotta dal 2013 l’ha vissuto in prima persona, nonché gli atti giuridici che hanno segnato le vicende del sito e del movimento: “Nasce inizialmente come blog, per poi sfociare in un oggetto cartaceo, con la pretesa di divenire strumento di conservazione delle memorie e divulgazione della storia delle lotte del movimento stesso. Storia che non si è ancora conclusa.”.