L’Italia “Non è un Paese per fossili”
NAPOLI – Conferenza stampa di Greenpeace a Napoli, a bordo della nave “Rainbow Warrior”, durante la quale sono stati diffusi i dati riguardo la situazione dell’uso delle fonti rinnovabili in Italia. E’ emerso che “Nel Sud Italia le rinnovabili hanno registrato nel 2013 picchi giornalieri di oltre l’80% della richiesta di elettricità. Il Sud Italia e le isole sono destinate ad essere, grazie alle fonti rinnovabili, sempre più produttori ed esportatori di energia. Puntando sulle rinnovabili il Sud potrebbe contemporaneamente creare occupazione e indotto per l’economia, tagliare l’inquinamento del proprio territorio e consolidare il suo ruolo di esportatore di elettricità pulita”. Tra i dati diffusi c’è anche un rapporto che stima l’impatto economico e occupazionale per l’Italia dello sviluppo delle fonti rinnovabili: nell’anno 2013 le ricadute economiche sono state per oltre 6 miliardi di euro, con ben 63mila persone occupate nel settore.
La Rainbow Warrior, dopo essere stata in Sicilia per denunciare i rischi e l’infondatezza economica delle trivellazioni in mare, è a Napoli per concludere il tour “Non è un Paese per fossili”, a ridosso dell’importante appuntamento del Consiglio Europeo, 23 e 24 ottobre, finalizzato a prendere una decisione sugli obiettivi comunitari fino al 2030 riguardo i temi clima ed energia.