Mugnano. Promotori “Jesce Sole” indignati: “Tutto questo non si può fermare!”
MUGNANO DI NAPOLI – Poche ore fa è stata resa pubblica tramite social network la notizia di una presunta revoca di autorizzazione all’utilizzo della struttura del Ritiro Carmine, sede ormai da settimane del progetto “Jesce sole”, organizzato in collaborazione con i comitati locali, ex OPG e diverse associazioni e movimenti del territorio napoletano. Da quanto traspare dal comunicato, pubblicato sulla pagina del nuovo gruppo Ex Ritiro dopo l’incontro di ieri tra il Sindaco e gli organizzatori del progetto, sembra che l’Amministrazione comunale abbia notificato la revoca di un’autorizzazione precedentemente concessa, in seguito a sopralluoghi di accertamento conseguenti alla presentazione di un esposto presentato ai carabinieri da un gruppo di persone non ancora identificate. Più volte era stato lamentata infatti la fatiscenza e la pericolosità dell’edificio, che da quasi un mese ospita ogni sabato le Assemblee popolari di gestione volte all’organizzazione di attività di interesse pubblico.
Infondate, secondo i promotori del progetto, le accuse mosse, in quanto sarebbe stato precedentemente accordato con la stessa Amministrazione un piano di recupero e restauro dell’intero edificio. Progetto strutturato in azioni a breve e lungo termine, al fine di poter garantire la momentanea riqualifica della vasta area situata presso l’ingresso e la prima ala, dichiarate entrambe a norma, e il conseguente svolgimento delle attività previste dal programma presentato dai promotori. Tutto ciò in vista di altre e successive azioni mirate al restauro e alla messa in sicurezza di tutto lo stabile.
Intanto si attendono notizie da parte dell’Amministrazione comunale, che ha pubblicamente fatto un passo indietro in merito all’adesione al progetto e all’appoggio più volte ribadito ai sostenitori del programma. Resta da chiarire la posizione che adotterà il Sindaco, perché quella degli organizzatori sembra chiara: “Noi non ci lasciamo intimidire e non ci fermiamo: troppo forti sono le motivazioni di chi è stanco di vedere le proprie città prive di spazi di aggregazione e luoghi di socialità. A Mugnano e in tutta l’area nord le strutture pubbliche e le ville comunali sono tutte, o quasi, chiuse. Già ci sono diverse attività, tutte gratuite, in programma, a cui intendiamo aggiungerne altre che chiunque può proporre e a cui tutti possono partecipare: corso di italiano per stranieri, corsi di recupero scolastici, aula studio, biblioteca, sportello di ascolto medico e psicologico, sportello informa giovani, corsi di ceramica per bambini, corsi di yoga, corsi di fitness e kick box, cineforum popolare, gruppo di acquisto solidale. Tutto questo non si può fermare!”. Queste le parole con cui si conclude il comunicato, pubblicato poche ore fa.
By Federica Mandara