Mugnano. Via San Giovanni Campano tra rifiuti e isole ecologiche
MUGNANO – La discarica a cielo aperto di Via San Giovanni Campano, retrostante la struttura commerciale sita in Via Pietro Nenni a Mugnano di Napoli, preoccupa i cittadini e i residenti dell’intera area, che dopo mesi di silenzio in attesa della rimozione dei rifiuti hanno deciso di protestare. A lanciare l’allarme alcune segnalazioni video, caricate sulla pagina Facebook del gruppo “Sei di Mugnano”, che testimoniano lo stato di degrado in cui versa la zona.
Foto e filmati ritraggono i marciapiedi costeggiati da sacchetti contenenti materiale organico, ma anche rifiuti ingombranti che richiederebbero uno specifico trattamento per il loro smaltimento: divani, mobili in legno e frigoriferi. A indignare i residenti, abituati ormai ai continui sversamenti illeciti, è il fatto che l’Isola Ecologica comunale è situata a poche centinaia di metri dall’area abitata, inaugurata dall’ex Sindaco Giovanni Porcelli, insieme all’ex Assessore all’Ambiente Ronga nel 2012. Isola Ecologica che dovrebbe raccogliere tutti i materiali ingombranti, farmaci e oli esausti, che sono invece riversati incautamente sul ciglio della strada.
Già durante i mesi scorsi l’intera area verde, di circa 4mila metri quadri, adiacente alla zona dell’Isola Ecologica fu posta sotto sequestro dalle Autorità della Polizia Municipale e gli addetti dell’ASL, in seguito ad alcune segnalazioni riguardati la presenza di un automezzo incidentato, campane non utilizzate e una vasca contenente rifiuti di spazzamento. I residenti della zona, tra indignazione e sconforto trovano sfogo ormai solo sulla pagina social dalla quale poche ore fa è partita la segnalazione, intimando l’assistenza delle Autorità competenti, chiedendo inoltre l’intervento in prima persona del sindaco Sarnataro, che meno di un mese fa era impegnato sul fronte delle trattative tra Amministrazione comunale e operatori ecologici al fine di arginare l’emergenza rifiuti, che non sembrava accennare ad alcun tipo di miglioramento.
I cittadini, allarmati dalla precedente situazione di crisi e disagio, chiedono ora che venga fatta luce sulla questione e che la problematica non resti irrisolta.
By Federica Mandara