Musica. ‘Topolino’ sul balcone, con Gragnaniello e il DVD
NAPOLI – Si avvicina ‘l’anniversario del balcone’ e Antonio Borrelli, detto “Topolino”, ha deciso di festeggiarlo con un amico importante. Per saperne di più, nel pomeriggio di mercoledì 28 marzo, abbiamo incontrato il cantante ‘del balcone’ che da oltre un anno con la sua voce ‘colora’ i Decumani, affascinando i turisti che affollano quotidianamente il centro storico napoletano: ogni giorno infatti “Topolino”, come viene chiamato nel quartiere, esce sul suo balcone per esibirsi. Il suo successo è incredibile, lo conoscono addirittura oltreoceano, il suo balcone è diventato una tappa obbligata per i turisti in visita in città.
Casa sua è un piccolo appartamento al primo piano, ci fa accomodare in cucina.
Chi è il cantante ‘del balcone’?
«Mi chiamo Antonio Borrelli, ho 62 anni. Sin da piccolo mi chiamano “Topolino”, perché ero un ragazzo irrequieto. Ho vissuto i primi anni della mia infanzia a Piazza Borsa, poi al Vomero. A 9 anni ho imparato a fare il meccanico, ho avuto un’officina al Vomero e poi qui nel vicolo. Ero bravo!»
Poi cosa è successo?
«Un incidente, una cosa che non auguro a nessuno. Ho trascorso 10 anni della mia vita in carcere per una cosa non fatta: venni condannato per spaccio di droga.»
Quando è uscito dal carcere ha trovato lavoro?
«In carcere mi chiedevo cosa avrei fatto una volta uscito, l’idea della posteggia ‘aerea’ mi venne lì. Un giorno uscii sul mio balcone e iniziai a cantare: calai il paniere sulla strada e vidi che i turisti iniziavano a darmi le offerte. Mi dissi: “Bello, ho trovato lavoro!”»
Cosa prova quando le persone si fermano sotto al suo balcone?
«Una gioia immensa, perché sono riuscito a fare qualcosa di positivo: persone, turisti che vengono da lontano, chiedono del “balcone della canzone”. La musica è una mia passione da quando avevo 5 anni. Mi esibisco tutti i giorni in orari non fastidiosi per il vicinato, ma solo se c’è movimento per strada.»
Niente movimento, niente offerte, o c’è un significato più profondo nella posteggia ‘aerea’?
«Vorrei comunicare con i giovani di questa città. A volte nella vita ti capita di incontrare persone sbagliate nei momenti sbagliati, ma si possono fare un sacco di cose senza danneggiare il prossimo. Vorrei anche inviare un messaggio ai politici: se intervenissimo alle radici, costruendo spazi sociali di aggregazione, i nostri ragazzi potrebbero salvarsi. Io non do colpa a loro, perché il quartiere offre poco: questi ragazzi hanno bisogno di una ragione di vita.»
Tra qualche giorno sarà anniversario, come lo festeggerà?
«A fine aprile l’anniversario del balcone. Mio ospite sarà il cantautore, nonché mio amico d’infanzia, Enzo Gragnaniello. Inoltre entro il 10 maggio dovrebbe uscire il mio DVD intitolato “O balcone d’a canzone”, che venderò sotto casa. Il DVD comprenderà 5 canzoni: tutti brani classici napoletani e l’inedito “Voci e tiemp ‘e ‘na vota”, scritto da me.»
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