Napoli. A Natale ”Abbracci Gratis”
NAPOLI – Domenica 6 dicembre a Napoli, dalle ore 11:30 in Piazza Plebiscito, avrà luogo l’iniziativa ”Abbracci Gratis”, un evento che unisce la magia del Natale, la magia del dono e la magia dell’abbraccio, creando una ricetta per essere felici, anche solo per un istante. L’idea è molto semplice: incontrarsi in piazza, in strada, in campagna, in montagna, al centro commerciale o in un qualsiasi luogo pubblico e abbracciarsi. Per saperne di più abbiamo contattato Mirko Angelo Castaldo, responsabile nazionale dell’iniziativa ”Abbracci Gratis”, a lui abbiamo rivolto le nostre domande.
Ci parla di abbracci gratis?
«Abbracci gratis (Free Hugs) è un’iniziativa che nasce nei primi anni 2000 in Australia, promossa da Juan Mann, ma che io sappia è un nome fittizio. L’iniziativa ha iniziato a espandersi nel 2006 grazie a un video pubblicato su youtube, diventato virale, che ha dato l’input ad altri ragazzi sparsi per il mondo di poter organizzare iniziative analoghe. “Con-tatto” è invece un esperimento socio-teatrale che prende spunto da “Abbracci Gratis” e da un esercizio di teatro sulla fiducia. Fonde queste due cose in una, ovvero i free huggers, così amano chiamarsi gli abbracciatori, che di solito stazionano in una strada molto frequentata o una piazza o un centro commerciale, e con un cartello con su scritto “Abbracci Gratis” chiedono ai passanti se possono abbracciarli, quindi hanno un ruolo attivo nell’azione; mentre in “con-tatto” viene capovolta questa situazione, bendando gli huggers e dandogli un cartello con su scritto “Mi abbracci?”. Il capovolgimento delle parti è molto interessante perché emoziona e rende l’abbraccio sincero, vero, perché non preteso. Mentre di solito gli abbracciatori classici chiedono anche vociando di essere abbracciati, qui sei inerme e devi aspettare che qualcuno abbia veramente voglia di farlo.»
Chi offrirà gli abbracci?
«Tutti, chiunque, la gente mi scrive e io gli rispondo sì. Naturalmente a Firenze, la mia città, siamo un gruppo di teatro che propone l’iniziativa e quindi attori. A Milano siamo sostenuti da una scuola di biodanza e infatti per questo 6 dicembre ci sarà una partecipazione veramente molto ampia, si parla di numeri a tre cifre. Lo scorso 4 luglio in alcune città l’iniziativa si è fusa con il tango. Diciamo che il mondo dell’arte aderisce volentieri a questo genere di iniziativa, anche perché temi come il contatto, l’abbraccio, la fiducia, sono molto ricorrenti in chi propone arti in cui bisogna essere in contatto con un partner o un gruppo.»
Cosa si prova a scambiare un gesto d’affetto con uno sconosciuto?
«E’ un’emozione bellissima, indescrivibile. C’è gente che ringrazia con dei sorrisi a ’47 denti’, c’è chi piange perché questa società si sta scoprendo arida di abbracci, di carezze, di affetti, siamo troppo presi dalle nostre vite frenetiche, dalle crisi esistenziali, economiche, lavorative, siamo tutti in crisi, c’è un malessere comune e, sembra strano, ma c’è sempre meno gente che abbraccia e quindi quando vedi qualcuno che ti dice ”Vuoi un abbraccio?”, allora cerchi di cogliere l’occasione al volo, e nella maggior parte dei casi c’è chi piange e dice ”ne avevo proprio bisogno!”. Questo a me, personalmente, emoziona tantissimo, mi fa sentire piccolino, ma mi fa anche capire che c’è bisogno di iniziative di questo tipo, perché siamo sfiduciati, siamo aridi di sentimenti, perché troppo carichi di stress, e allora bisogna abbracciarsi e riconoscersi uguali, simili, umani.»
Cosa vi ha spinto a organizzare questo evento?
«Io mi chiamo Mirko Angelo Castaldo, vivo a Firenze, e a marzo scorso ho chiesto ai ragazzi che fanno teatro con me di scendere in piazza a fare una lezione di laboratorio teatrale. Siamo tornati a casa soddisfatti, emozionati, stanchi, ma pieni di energia. In poche parole stavamo bene. Abbiamo deciso di rifarlo, e parlando con una ragazza di Polignano a Mare alla quale avevo chiesto semplicemente: scusa, quand’è la giornata mondiale degli abbracci? abbiamo deciso di organizzare lo stesso evento, ognuno nella propria città, ma lo stesso giorno, ovvero il 4 luglio, la giornata mondiale è infatti il primo sabato dopo il 30 giugno. Da lì l’idea si è sparsa a macchia d’olio e hanno iniziato a contattarmi da varie città, sperando di poter partecipare. E così mi sono ritrovato a organizzare la mia prima giornata nazionale. Dopo il 4 luglio ho riproposto l’iniziativa a Palermo e nel frattempo mi hanno contattato da altre città, dicendomi ”La rifacciamo? Appena la rifai dimmelo, voglio partecipare” e questo mi ha convinto a organizzarne una per Natale, pensando a chi magari in questo periodo non ha chi abbracciare. Abbracci gratis è una filosofia, chi si innamora di questo progetto è felice di farlo e quindi sente la necessità di dover organizzare iniziative simili. Non ci sono controindicazioni, vieni in strada, puoi stare anche solo 20 minuti, abbracci e torni alla tua vita leggermente più felice rispetto a prima.».