Napoli. Al Gridas lo sportello a tutela diritti dei detenuti
NAPOLI – Sabato 23 marzo alle ore 17:00, al centro sociale Gridas di Scampia è nato lo sportello di aiuto, ascolto, assistenza legale e psicologica per tutte le problematiche riguardanti la violenza domestica, l’assistenza per cause di ingiusta detenzione, condizioni inumane nelle carceri, sovraffollamento e assistenza problematiche rapporti di lavoro. Lo sportello sarà aperto tutti i giovedì dalle ore 16:30 alle 18:00.
Le associazioni che vi operano, da sempre presenti a Scampia, non hanno fini di lucro e agiscono per solidarietà nei confronti di coloro che vivono in condizioni di disagio sociale ed economico.
La decisione di far nascere questo sportello è data anche dalla volontà di coprire e assicurare uno spazio a coloro che non hanno a chi rivolgersi. I professionisti che collaborano allo sportello già prestano la loro opera nelle strutture carcerarie, e supportano i detenuti e i loro familiari. Inoltre, qualora ci siano i presupposti, è possibile godere del gratuito patrocinio, quindi non pagare le spese degli avvocati.
L’associazione Gridas è detta anche “gruppo del risveglio dal sonno “, e proprio nei mesi scorsi è stata approvata una delibera che definisce l’associazione come facente parte del patrimonio comunale di Napoli. L’opera sociale del suo fondatore, Felice Pignataro, costituisce bene immateriale della città. Lo sportello di ascolto ne rappresenta quindi solo l’ultimo di una lunga serie di passi per venire incontro a chi ha bisogno.
Al riguardo abbiamo raccolto la testimonianza di Pietro Loia, attivista dei diritti dei detenuti: «Lo sportello è composto da avvocati volontari che entrano nelle carceri e attivisti per i diritti umani, io ne faccio parte visto che sono un punto di riferimento per i familiari dei detenuti, molti di loro non hanno possibilità economiche per pagarsi un avvocato e gli avvocati del Gridas difenderanno i detenuti meno abbienti con il gratuito patrocinio. Si può considerare un primo risultato del processo “Cella zero”, saranno anche loro presenti a manifestare con noi fuori al Tribunale di Napoli giovedì 18 aprile, data prevista per la prossima udienza del processo suddetto»
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