Napoli. Al Vomero continua la lotta del Comitato No box
NAPOLI – Il “comitato No Box” del Vomero, la rete sociale che si oppone alla costruzione dei 900 box interrati “Antignano – De Bustis”, ha organizzato in giugno 2017 una manifestazione di protesta contro la costruzione dei parcheggi pertinenziali. Ospite dell’evento fu il sindaco della città Luigi de Magistris, che promise di stipulare accordi con la Cooperativa edilizia Napoli 2000 al fine di evitare la costruzione dei box. Promesse però non ancora mantenute, e il quartiere così è costretto a fare i conti con il lascito burocratico e amministrativo ereditato dalla giunta Iervolino. Nel 2007 infatti, l’ex sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, delegò il sub commissario dott. Luigi Massa per attuare un Decreto ministeriale i cui punti salienti riguardavano gli incrementi dei livelli di sicurezza stradale, la verifica e l’integrazione del piano urbano di parcheggi (PUP) e la realizzazione di parcheggi nell’ambito del centro abitato: “Da allora è iniziato un iter burocratico amministrativo assolutamente opinabile, perché sono accadute delle cose strane…”, così ci racconta Franco di Mauro, del Comitato San Martino, “Con il commissariamento questi posti da 300 sono diventati 900. Non si tratta più di parcheggi pertinenziali, ma di posti auto per la speculazione che rendono questo quartiere ancora più invivibile. Inoltre i parcheggi, essendo pertinenti con appartamenti che ci sono sull’area, dovevano avere un raggio di azione di 500 metri. Il commissariato ha ampliato questo spazio di pertinenza a 2 chilometri.”.
Numeri e fatti presenti nell’esposto presentato a novembre scorso alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, da parte del Comitato San Martino, dell’Associazione Marco – Mascagna, dell’Associazione de Bustis, del Wwf Napoli e dell’Associazione Napoli Libera, al fine di ottenere le dovute risposte e non lasciare in sospeso la questione. Inoltre la rete social “No box”, nel tentativo di difendere il territorio, ha presentato questo gennaio un esposto all’ANAC (Autorità Anticorruzione – ndr) e alla Procura della Repubblica per una verifica del procedimento amministrativo e deliberativo.
Ma la Cooperativa Edilizia Napoli 2000, così come spiega Franco di Mauro, sostiene che ad aprile di quest’anno si aprirà il cantiere per il megaparcheggio di 4 piani sotterranei a Piazza degli Artisti, Via Tino di Camaino e Casale De Bustis, provocando in questo modo grossi disagi ai cittadini della zona. Al momento il Consiglio di Stato, al quale era ricorso la Cooperativa, ha dato ordine al Comune di derogare le concessioni per realizzare i box ed è stata poi anche firmata la convenzione con il Comune.
“Noi in tutto ciò però aggiungiamo che giace ancora inevasa una richiesta presso il Banco di Napoli per l’erogazione del mutuo da parte della Cooperativa. Inoltre è stata sottoscritta una polizza fidejussoria, un contratto con il quale la compagnia di assicurazioni si fa carico dell’impegno preso dal contraente, garantendo al suo posto l’adempimento degli accordi pattuiti nei confronti del beneficiario, con il broker Argo group, che ha la sua sede legale alle Bermuda e una filiale europea a Malta…”, spiega ancora Franco di Mauro, “Non vogliamo che questo territorio venga danneggiato per via degli 860 box privati scavati per 4 piani sottoterra, perché non solo rappresentano un grave danno ecologico per via del dissesto idrogeologico, ma generano anche un incremento notevole del traffico automobilistico”.
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