Napoli. Comitato cittadini chiede riapertura reparto maternità degli Incurabili
NAPOLI – Sono trascorsi quasi 3 mesi dal 18 dicembre 2015, giorno in cui è stato chiuso il reparto di maternità dello storico ospedale S.Maria del Popolo degli Incurabili, situato nel centro di Napoli, luogo in cui evidentemente è impossibile venire al mondo.
È cominciato tutto con la chiusura del reparto di maternità dell’ospedale San Gennaro, poi hanno chiuso lo stesso reparto dell’ospedale Annunziata, dunque da pochi mesi è toccato al reparto maternità dell’ospedale S.Maria del Popolo degli Incurabili, conosciuto da tutti come “gli Incurabili”. Così è nato il Comitato Pro Ospedale Incurabili, operativo con il nobile fine di ridare al ‘cuore’ cittadino di Napoli un luogo dove poter venire al mondo.
Il Comitato ha lanciato una petizione contro “la follia di lasciare scoperta dall’assistenza sanitaria una così ampia parte della città, che comprende quartieri molto popolari come il centro storico, i quartieri spagnoli e il quartiere Sanità”. E’ certificato che agli Incurabili da secoli vengono alla luce centinaia e centinaia di bambini, e che senza quel reparto si creerebbero immensi disagi a tutte le donne in attesa, costrette a spostarsi altrove per esami, controlli e per dare alla luce nuove anime. Per questo motivo nella petizione viene chiesto che presso il Presidio Ospedaliero S. Maria del Popolo degli Incurabili venga immediatamente reso operativo il reparto di Maternità con Pronto Soccorso Ostetrico e Ginecologia; la ripresa e immediata consegna, a data certa, dei lavori della Casa del Parto e la riapertura di un Pronto Soccorso Generale per tutto il Centro Storico.
Gli organizzatori del comitato chiedono anche che secoli di cultura, arte, storia e scienza della città di Napoli non siano gettati via e che sia rispettata l’epigrafe riportata su una lapide posta nel chiostro del reparto maternità, che ricorda il pensiero di Maria Lorenza Longo, fondatrice dello storico ospedale napoletano e rettore dello stesso per dieci anni: “Qualsiasi donna ricca o povera, patrizia o plebea, indigena o straniera, purchè incinta, bussi e le sarà aperto”.
By Edoardo Vacca