Napoli. I corsi PerForMare corpo e anima
NAPOLI – Domenica 6 maggio è nata a Quarto l’associazione culturale PerForMare, da un’idea di Teresa Giaccio, Marina Salerno, e Davide D’Agosto. PerForMare nasce con lo scopo di fare ricerca ed erogare formazione sul territorio, creando una rete tra privato, sociale e agenzie formative per la diffusione della cultura del benessere della persona. L’attenzione è posta soprattutto sulla strutturazione dei processi di apprendimento che generino e attivino trasformazioni nell’individuo in formazione attraverso l’uso di metodologie di embodied education e di empowerment psico corporeo.
Alla presentazione dei corsi, un gomitolo rosso ha permesso la costruzione di una rete vivente, in cui ogni individuo, dichiarando il proprio nome e leggendo massime e versi di poesie, si sentiva parte attiva e funzionale del sistema. Al riguardo abbiamo rivolto le nostre domande a Teresa Giaccio.
Come si svolge il vostro viaggio nella formazione?
«Il viaggio da percorrere per arrivare alla meta del BenEssereBio-psico-sociale è articolato in varie tappe, attraverso il ‘mezzo’ della relazione e della comunicazione: la tappa della dizione e del public speaking, in cui si rafforzano le competenze della comunicazione verbale e persuasiva, supervisionata dal dottor Salvatore Esposito; la tappa del galateo sociale, in cui il tema del convivio diviene motivo di scambio e nutrimento del corpo e dell’anima, che vede a capo il prof. Antonio Faracca; la tappa della pedagogia del benessere, in cui si impara ad aver cura, ad ascoltare e osservare se stesso e l’altro attraverso diverse prospettive, con me e Marina Salerno. L’obiettivo del viaggio è quello della FormAzione dell’individuo, dell’educatore, dell’insegnante e del professionista della cura come eterni ‘ricercatori’ delle risorse umane e della conoscenza del Sé e dell’Altro. Il professionista della società complessa, che ci contraddistingue, veicola le soft skills (Competenze trasversali e relazionali – ndr) per generare contesti di apprendimento e formazione che producano BenEsserebio-psico-sociale e attivino processi Tras-Formativi. La metafora di Itaca è stata il filo conduttore che ha accompagnato l’intero incontro introduttivo: Itaca, la patria da ritrovare come l’eterna ricerca del Sé.»
Come si inseriscono le metodologie nella vostra offerta formativa?
«Durante il viaggio della FormAzione capiterà di imbattersi in percorsi mai esplorati prima, e si scopriranno i propri limiti e le proprie risorse. Sarà importante imparare a indossare gli ‘occhiali’ dell’osservazione e ‘l’amplificatore’ dell’ascolto per intraprendere la strada della Tras-Formazione che condurrà alla scoperta del Sé autentico. Fondamentale sarà l’Incontro con l’altro che permetterà di osservare il proprio percorso attraverso infinite prospettive e modalità, per attraversare lo stesso cammino. L’attenzione perciò non andrà posta sulla meta, ma sulla forma che si darà alle proprie esperienze durante il viaggio. Il corpo, la curiosità e la creatività saranno gli unici strumenti che consentiranno di trovare l’extra-ordinario nell’ordinario. Il filo conduttore dei nostri corsi è il nutrimento del corpo e dell’anima. Quattro sono i punti cardine della nostra metodologia: trans-disciplinare, multisensoriale, intercodice, trasformativa»
Su cosa si basa la costruzione di una relazione educativa?
«Alla base di ogni relazione educativa c’è il processo di comunicazione che oggi più che mai necessita di essere veicolato, per dare un contributo positivo alla costruzione dell’identità personale di ogni soggetto».
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