Napoli. Manifestazione alla Regione per una gestione popolare dei fondi europei
NAPOLI – In data 11 dicembre un corteo ha sfilato da Piazza Dante fino alla sede della Regione Campania, sita a Palazzo San Giacomo, per gridare al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, “Puos ‘e Sord”. L’obbiettivo della manifestazione era infatti contestare la gestione dei 14 miliardi di fondi europei arrivati alla Regione e sui quali la popolazione teme venga fatta speculazione.
Un attivista del collettivo Zero81 ci ha raccontato perché era presente in piazza: “Si sta portando avanti una legge di iniziativa popolare perché vogliamo che i fondi strutturali europei vengano reinvestiti subito per una forma di sostegno come il reddito minimo garantito, che è anche un reddito di dignità, e abbiamo già pronto un testo che speriamo venga portato in Consiglio regionale”.
Da Napoli alle periferie, in centinaia sono scesi in piazza per rivendicare un posto di lavoro o quantomeno un reddito minimo, bonifiche reali sui territori inquinati e l’accesso libero ai servizi sociali come casa, acqua, istruzione e sanità.
A parlarci, uno dei manifestanti disoccupati: “Vogliamo un incontro con De Luca per quanto riguarda la bonifica di Bagnoli. Quella precedente è stata fatta in maniera scellerata, ponendo sotto sequestro un’area, e non vogliamo che ciò riaccada. Né vogliamo che siano le stesse persone che hanno già inquinato a decidere di nuovo, ma vogliamo bonifiche reali sotto controllo popolare e lavoro”.
Le numerose realtà sociali presenti in piazza, dal Comitato Vele all’associazione “Magnammece ‘o Pesone”, che lottano per il diritto all’abitare, gli studenti partenopei e alcuni gruppi di disoccupati organizzati come i Precari B.r.o.s e i Disoccupati 7 Novembre, intendevano strappare un tavolo di discussione alla Regione Campania per chiarire al presidente De Luca le vertenze che i movimenti napoletani alimentano quotidianamente, per trovare soluzioni concrete alle esigenze reali della popolazione.
In piazza anche l’esperienza di Bagnoli Libera con studenti, precari, disoccupati decisi a riprendersi il quartiere dal commissariamento esterno e a lottare contro le politiche di devastazione ambientale e precarietà sociale imposte dai Governi e dall’UE. Una studentessa ci ha dichiarato che “insieme ai lavoratori e ai disoccupati si sta cercando di creare un interlocutore con la Regione per arrivare a dei tavoli sulle questioni delicate come l’edilizia scolastica”, e ha continuato rivelando che uno di questi tavoli potrebbe riguardare l’area ex Nato: “parliamo di più di 20 ettari che attualmente appartengono alla Fondazione Banco di Napoli e in cui la Regione pensava di stabilire nuovi uffici. All’interno ci sono edifici scolastici, giardini, campi sportivi, parcheggi e rappresenterebbero la soluzione all’assenza di scuole sicure e spazi sociali a Bagnoli”.
Ad ogni modo la giornata si è conclusa con la promessa da parte delle istituzioni del succitato tavolo, rimandando la discussione sulla gestione dei fondi “dal basso” in data da stabilirsi, fra il 17 e 21 dicembre.
By Alessandra Mincone