Napoli. Medaglia della Città a Pietrangelo Gregorio
NAPOLI – Nella sala della Giunta di Palazzo San Giacomo, lunedì 17 settembre, il sindaco Luigi de Magistris ha consegnato una targa con la Medaglia della Città di Napoli all’ingegnere Pietrangelo Gregorio, per celebrarne l’acume inventivo e la passione per la libera diffusione che, nel 1966, lo portò a fondare la prima televisione libera via cavo d’Italia.
Pietrangelo Gregorio, 90 anni, all’attivo più di 300 brevetti. Nel 1966, a Napoli, creò la prima televisione privata d’Italia e, successivamente, si dedicò ai problemi della comunità nel programma “Filo Diretto”, in cui i cittadini telefonavano per fare un appello su qualche torto subito o per qualche richiesta personale.
Nino Daniele, Assessore alla Cultura e al Turismo, ha aperto la cerimonia sottolineando i molteplici traguardi dell’inventore e la sua cortesia e signorilità. Ha preso poi la parola il Sindaco de Magistris: “Oggi la città di Napoli, attraverso questa targa, le dà un riconoscimento che appartiene a lei e al suo patrimonio personale, ma anche a quello di tutta la città.”
Il testimone è passato infine al protagonista dell’evento, l’ingegnere che si è detto profondamente commosso per la consegna della targa: “L’ho amata come la mia città. Ho fatto tanto per Napoli e adesso Napoli mi ricompensa, tramite il suo primo cittadino, con un riconoscimento per cui non so come ringraziare.”.
L’ingegnere ha ricordato con gratitudine Gaetano Bonelli, per aver proposto la consegna della targa; l’assessore Daniele; il Sindaco; e tutti i suoi collaboratori tra “giornalisti, attori, ma soprattutto tecnici.” Un pensiero speciale è andato al tecnico Guido Riselli, presente in sala, definito da Gregorio un “miracolato”, perché dopo un volo di 33 metri sopravvisse a seguito di 17 interventi effettuati dall’equipe dell’Ospedale Cardarelli. “E così tutti quanti cominciarono a toccare Riselli, convinti che potesse trasmettere un po’ della sua fortuna. Mi chiesero: ma ci credi? Io risposi: io, comunque, l’ho toccato.”.
Al termine della cerimonia abbiamo raggiunto Pietrangelo Gregorio per rivolgergli alcune domande.
Qual è l’invenzione a cui è più affezionato?
«Ce ne sono diverse, mi vengono in mente il contachilometri ad aria (Primo brevetto risalente al ’47, applicabile al manubrio di biciclette o moto: ne valutava la velocità in base al moto dell’aria provocato dal movimento del mezzo – ndr); la bilancia pesapersone parlante; il disco pluricanale (Disco 45 giri, contenente 700 canzoni, premiato nel ’61 con la medaglia d’oro al “Salon international des Inventions” di Bruxelles – ndr).»
Come è nata l’idea di dedicarsi al tridimensionale?
«Perché a Piedimonte Matese vi erano delle montagne strane, come la Valle dell’Inferno, ricche di scoscese che, viste a rilievo erano bellissime, ma in fotografia non rendevano granché. Allora pensai di realizzare delle fotografie a rilievo per farne percepire a pieno la bellezza.»
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